Un’arma in più contro la pandemia
L'AZIENDA
Un’arma in più contro la pandemia
Semplicità, velocità e ripetibilità di prelievo, ma anche più sicurezza per gli operatori sanitari ed elevata affidabilità. Questi i vantaggi del sistema diagnostico salivare di Biofarma Group
25 marzo 2021
di Claudio Buono
È stato di recente presentato nel corso di un evento stampa un test di rilevazione Covid nato dalla collaborazione tra Biofarma Group (gruppo industriale che opera nell’ambito della formulazione, produzione e confezionamento di integratori alimentari, dispositivi medici, farmaci a base di probiotici e cosmetici esclusivamente conto terzi), Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc) e Regione Friuli Venezia Giulia. Il nuovo sistema diagnostico è disponibile per la distribuzione su tutto il territorio nazionale a partire proprio dal Friuli Venezia Giulia, dove dalla fase pilota sono emersi ottimi risultati sia nelle performance sia in termini di sostenibilità dei costi.
Caratteristiche e meccanismo d’azione
Il test salivare possiede un’elevata sensibilità, pari al 95 per cento, e una specificità del 97,5 per cento. Inoltre, la stabilità dei campioni salivari nel liquido reagente è di 48 ore a temperatura ambiente e 4 °C. Con queste caratteristiche è realmente un’arma in più per tenere sotto controllo l’andamento del contagio, specialmente in un momento in cui tornano a crescere i casi di infezione in Italia, mettendo sotto pressione i laboratori di analisi e gli ospedali.
L’innovazione del sistema diagnostico si basa sull’utilizzo di un nuovo liquido reagente che consente di trasportare e conservare più a lungo i campioni di saliva per la ricerca Covid-19, riducendo al minimo le variazioni ambientali del materiale di analisi. Il liquido fissa e conserva l’Rna del virus e lo rende inattivo, consentendo agli operatori sanitari di condurre le analisi dei campioni in sicurezza, di poterle effettuare anche a distanza di 48 ore dal prelievo o di ripeterle, senza conseguenze sulla conservazione del campione o sul risultato.
Più pratico, sicuro e veloce
«L’utilizzo di questo nuovo sistema può rappresentare una svolta nelle procedure di prelievo e analisi dei campioni per il controllo del Covid-19», spiega Francesco Curcio, professore di Patologia clinica del dipartimento di Area medica dell’Università di Udine e Direttore del dipartimento di Medicina di laboratorio della Asufc, che ha eseguito lo studio clinico e la convalida in vivo del prodotto. «Fino a oggi, per i tamponi salivari sono state utilizzate diverse soluzioni di trasporto che però determinano una riduzione della sensibilità del test e hanno anche una limitata stabilità nel tempo», prosegue il relatore. «Vista la praticità d’uso della saliva, si sentiva la necessità di soluzioni di trasporto che risolvessero questi problemi per poter incrementare velocemente il numero di test, specie nelle fasi più critiche della pandemia. Grazie alle sue caratteristiche, il nuovo sistema è in grado di velocizzare l’individuazione del virus, con importanti vantaggi rispetto al tampone naso-faringeo in termini di semplicità, invasività, velocità e ripetibilità di prelievo e può essere processato senza difficoltà nei laboratori che svolgono analisi di campioni per Covid-19».
Ma la collaborazione non si è esaurita con il completamento dello studio e la convalida del test. Biofarma Group e l’Asu Friuli Centrale stanno proseguendo la ricerca seguendo un nuovo filone di indagine. «Stiamo indagando la possibilità di ampliare l’utilizzo del liquido reagente per individuare precocemente i positivi contagiosi da quelli non contagiosi, verificando la presenza del virus non tramite il suo acido nucleico (Rna) ma tramite le sue proteine (antigeni). Se la soluzione fosse efficace anche per effettuare questa rilevazione, ci consentirebbe di determinare con maggiore accuratezza i margini di rischio del contagio e le misure di sicurezza necessarie per poter arginare la diffusione del virus», conclude Francesco Curcio.