Una nuova copertura
LA PREVIDENZA
Una nuova copertura
«L’Enpaf eroga ai farmacisti contributi in caso di ricovero presso una struttura ospedaliera», ci spiega il presidente Emilio Croce, «di isolamento obbligatorio disposto dall’Autorità o per chiusura della farmacia. Ora è stata deliberata una nuova copertura tramite Emapi»
4 febbraio 2021
di Carlo M. Buonamico
Enpaf ha recentemente annunciato l’ampliamento della copertura del welfare per i farmacisti: quali novità ci sono?
Enpaf, dal 1° gennaio 2021, ha attivato una nuova copertura di welfare integrato, tramite il Fondo Sanitario Emapi. Si tratta della Copertura Tcm (Temporanea Caso Morte) che, in caso di morte del farmacista, garantisce agli eredi il pagamento di un importo pari a 11.500 euro.
Chi può beneficiare di questo ampliamento?
I beneficiari sono gli eredi di tutti i farmacisti iscritti all’Enpaf o titolari di pensione diretta Enpaf. Il contributo erogato è fisso e prescinde dall’aliquota di contribuzione versata dal farmacista, purché sussista la condizione di regolarità nel versamento della contribuzione Enpaf.
Esistono dei limiti di età o dell’ammontare contribuivo del beneficiario per poter accedere a questa nuova misura?
I limiti previsti dalla nuova convenzione sono due: è richiesta appunto la regolarità contributiva, come per le altre misure di welfare integrato attive dal 2018, Assistenza Sanitaria Integrativa e Long Term Care. Inoltre, il beneficiario, alla data del 1° gennaio 2021, non deve aver compiuto 75 anni di età.
L’estensione della copertura recita per “morte da qualsiasi causa originata”. Auspicando che la pandemia non mieta altre vittime tra i farmacisti, è compreso anche il decesso per Covid?
La convenzione prevede la copertura del caso morte derivante da qualunque causa, pertanto è compreso anche il decesso per Covid-19. A tal proposito, occorre fare una precisazione, in quanto l’Ente, già prima dell’attivazione della copertura Tcm, aveva previsto un contributo in caso di decesso per Covid-19 del farmacista a prescindere dall’età dello stesso. Pertanto, se il decesso per Covid-19 si verifica dopo il 1° gennaio 2021 e riguarda un iscritto o titolare di pensione diretta Enpaf che non abbia raggiunto i 75 anni, si applica la copertura temporanea caso morte, pari a 11.500 euro, garantita esclusivamente da Emapi, al quale deve essere presentata la relativa domanda in base ai termini di decadenza previsti dal Fondo Sanitario. Qualora il decesso per Covid -19 riguardi invece un iscritto o titolare di pensione diretta Enpaf che, al 1° gennaio 2021, abbia già raggiunto i 75 anni, la copertura è garantita direttamente dall’Ente, così come per altro avviene per tutti i decessi verificatisi prima del 1° gennaio 2021. In questi ultimi casi, la domanda per l’erogazione dell’indennità deve essere presentata direttamente all’Enpaf entro sei mesi dall’evento e comunque entro sei mesi dal termine dello stato di emergenza nazionale.
Con l’occasione, è bene ricordare che, l’Enpaf, oltre al contributo per l’evento morte del farmacista – nel caso non coperto da Emapi – ha previsto anche altri interventi diretti a favore della categoria per l’emergenza sanitaria da Covid- 19. Si tratta di contributi erogati nel caso di ricovero presso una struttura ospedaliera o di isolamento obbligatorio disposto dall’Autorità. È stato previsto, inoltre, un contributo anche per il caso della chiusura della farmacia o della parafarmacia per un periodo superiore a tre giorni in conseguenza del contagio da Covid-19.
Con questa novità è stato compiuto un altro passo per migliorare il welfare integrato per i farmacisti. Esiste a suo avviso qualche altro tassello che risulta ancora davvero mancante per una tutela completa di questo professionista?
Con questo ulteriore intervento, che si aggiunge all’assistenza sanitaria integrativa e alla Long Term Care, l’Enpaf garantisce un pacchetto di welfare integrato tra i più completi nel panorama delle Casse di previdenza dei professionisti. È opportuno precisare che, anche per la Tcm, l’onere della copertura è a carico del bilancio dell’Ente e non è necessaria alcuna iniziativa da parte degli interessati per aderirvi. Tuttavia, gli assicurati con la copertura Tcm attivata in forma collettiva hanno la possibilità di incrementare, entro il 31 marzo 2021 a titolo individuale e volontario con onere aggiuntivo a proprio carico, la somma già garantita dall’Enpaf.
Tutte le coperture garantite nelle convenzioni stipulate con Emapi, in ogni caso, integrano quelle previste dal regolamento di assistenza dell’Enpaf recentemente approvato e dalle relative delibere di attuazione. Alla luce del primo periodo di applicazione, monitorato da un’apposita commissione costituita dall’Ente, l’Enpaf ha inoltre proposto delle modifiche al regolamento, già approvate dal Consiglio nazionale, e in corso di approvazione da parte dei Ministeri vigilanti.
Qual è l’obiettivo delle modifiche?
Ampliare le sfere di tutela e rendere più accessibili gli istituti. A titolo di esempio, per le misure di conciliazione vita-lavoro, è stato previsto l’ampliamento dell’ambito di applicazione della tutela in caso di astensione anticipata obbligatoria per gravidanza, eliminando il limite dell’applicabilità delle titolari di farmacie ubicate in Comuni con popolazione non superiore ai mille abitanti.
Inoltre, nella nozione di farmacista pensionato Enpaf, ai fini assistenziali, è stato incluso chi abbia conseguito la pensione in regime di totalizzazione o cumulo. Altra modifica importante è che il concetto di bisogno economico è stato sostituito da quello di difficoltà economica, che può essere anche temporanea e non grave, permettendo di individuare dei parametri Isee più elevati, che consentano un accesso più esteso alle prestazioni. Agli interventi per calamità naturali sono stati aggiunti quelli per gli altri eventi dannosi, estendendo le misure di assistenza a quegli eventi per i quali non sia stato dichiarato lo stato di calamità naturale, ma che siano gravemente dannosi per il farmacista e i suoi beni.
È evidente che le misure di assistenza presentano profili evolutivi che dovranno essere monitorati dall’Enpaf per individuare ulteriori correttivi, integrazioni e ampliamenti con l’obiettivo prioritario di assicurare interventi sempre più inclusivi per la categoria.