Il tempo è diventato il bene più prezioso ovunque, anche in farmacia: burocrazia esponenzialmente aumentata, nuovi servizi sempre più impegnativi, collaboratori che non si trovano e non si troveranno – temiamo – per un po’. Abbiamo già ampiamente raccontato, nelle due precedenti edizioni on line del nostro Digital Pharmacy Forum come le nuove tecnologie aiutino a recuperare tempo e a ottimizzare il lavoro quotidiano in farmacia. In ambito digitale però le novità sono all’ordine del giorno e come sempre vogliamo dare la parola ai titolari che ne stanno traendo beneficio, perché la loro esperienza possa essere d’aiuto a chi ancora vede nel digitale più un nemico che un alleato.

Torniamo quindi in presenza, a Milano, il 10 novembre alle 9,30, all’Hotel Enterprise di corso Sempione con la terza edizione del Digital Pharmacy Forum, organizzato in collaborazione con CGM, NeoApotek, Pharmagest, Pharmathek, Rif Raf, Teva, Th.Kohl, Unico, Valore Salute e Yosada.
Ad aprire i lavori saranno con noi la presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca e il presidente di Federfarma Marco Cossolo.

Quali risparmi?

«Quali investimenti sono necessari, in tecnologia, ma soprattutto quali competenze (internalizzate con formazione e/o acquisite tramite servizi e consulenza) per risparmiare tempo, denaro ed energie, vista la complessità del lavoro quotidiano in farmacia post Covid?», si chiede Marcello Tarabusi (Studio Guandalini) relatore all’evento. «Sullo sfondo il paradosso di dover affrontare l’innovazione con strumenti (culturali prima di tutto) che da molte decine d’anni faticano a svecchiarsi».

E allora innanzitutto impariamo a fare i conti e a valutare l’impatto economico delle nuove tecnologie e i risparmi che possono portare: «Con gli investimenti 4.0 sono stati offerti alle farmacie contributi e agevolazioni, per esempio per le etichette elettroniche, i distributori esterni alla farmacia e il magazzino automatico. Vale la pena quantificare quanto questi investimenti abbiano impatto sui costi della farmacia», spiega Giovanni Trombetta (Studio Guandalini). «Il magazzino automatico, per esempio, non influenza solo costi e i processi di stoccaggio, ma consente anche di “liberare” spazio per il libero servizio e di “destrutturare” l’area banco. Molto importante è però investire scegliendo i macchinari più efficienti: è necessario infatti tener conto del tempo della prestazione. Se un macchinario impiega il 25 per cento del tempo in più di un altro nell’erogare la stessa prestazione, l’impatto sul costo del personale impiegato per quel servizio sarà direttamente proporzionale».

L’evoluzione del canale farmacia

Al Forum ascolteremo cosa accade in altri canali e in altri contesti che sono più evoluti nel retail di quanto lo sia la farmacia: lo faremo con Enrico Girotti di H-FARM Innovation, a Jakala company, analizzando l’impatto della tecnologia sulle relazioni e sul punto vendita e con Valentina Pontiggia del Politecnico di Milano, parlando di omnicanalità come evoluzione del punto vendita fisico. Analizzeremo poi con Davide Pellegrini dell’università di Parma i dati “utili al titolare” e cercheremo di sottolineare quanto sia fondamentale oggi diventare un bravo Pharmacy Manager. Infine, Erika Mallarini di SDA Bocconi ci racconterà quanto la tecnologia serva per promuovere servizi innovativi e a fidelizzare il cliente.

Alcuni titolari di farmacia racconteranno le loro esperienze nella gestione dei dati e dell’omnicanalità e dell’innovazione rappresentata da magazzini evoluti e da procedure di riordino automatico. Ci parleranno della scelta di gestionali innovativi e della produzione di contenuti social grazie a specifiche piattaforme; alcune aziende del settore daranno il loro contributo alla discussione su quanto l’innovazione digitale sia oggi strategica per la farmacia.

Vi aspettiamo giovedì 10 novembre.

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