Sul welfare aziendale si può fare di più
L'EVENTO
Sul welfare aziendale si può fare di più
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All’appuntamento bresciano di “La sostenibilità in farmacia”, evento organizzato da iFarma con il contributo non condizionato di Teva, si è parlato della dimensione valoriale ed economica della sostenibilità, dal welfare per i collaboratori all’importanza del farmaco equivalente
16 novembre 2023
di Laura Benfenati
Giovedì scorso abbiamo fatto tappa a Brescia con “La sostenibilità in farmacia”, organizzato con il contributo di Teva Pharmaceuticals. E anche qui, quando abbiamo chiesto ai titolari di farmacia in sala quanti avessero già organizzato sistemi di welfare aziendale, sono state solo due le mani alzate, mentre a Genova erano state tre e a Bologna una decina.
Eppure, il tema è più attuale che mai in tempi di grandi dimissioni e di scarsità di offerta, come ha ricordato Nicola Posa (Shackleton Consulting), e ci sono molti sistemi di incentivazione per rendere il proprio staff una vera squadra, motivata e affiatata: «I macrotrend del welfare 2023 sono fringe benefits, volontariato d’azienda, corporate social responsability, formazione sulle soft skills, benessere mentale e fisico. L’importante è partire dall’ascolto».
Il momento storico giusto
Con i tanti problemi quotidiani che ci sono in farmacia in questo momento perché parlare di sostenibilità? Se lo è chiesto retoricamente Erika Mallarini (Sda Bocconi) all’inizio del suo intervento, rispondendo: «La sostenibilità ha una dimensione valoriale e una economica. C’è un approccio alla sostenibilità filantropico e uno aziendale che ci dice quanto oggi essa sia condizione di economicità. Se un cliente trova un’azienda che ha un approccio più sostenibile si rivolge a questa; anche la pubblica amministrazione potrebbe fare scelte diverse e pure gli stakeholder finanziari. Essere sostenibili garantisce una migliore posizione sul mercato».
La sostenibilità dell’equivalente
Uno strumento per garantire sostenibilità all’azienda è il farmaco equivalente, che continuerà a esserlo anche con la nuova remunerazione, lo ha detto con chiarezza Giovanni Trombetta (Studio Guandalini), nonostante il balletto delle cifre sulle quote di spettanza inerenti appunto i generici.
E i farmaci equivalenti sono un importante strumento di sostenibilità anche per il sistema sanitario, come ha spiegato Francesco Manfredi (Studio Guandalini): «Le Regioni del Sud presentano, nel 2022, valori per la quota di compartecipazione sul prezzo di riferimento superiori a 21€ pro capite, a fronte di una media nazionale di 18,40€ pro capite. Nel 2022 gli abruzzesi hanno speso più di 27 milioni di euro come compartecipazione per le terapie con farmaci a brevetto scaduto griffati».
Aumentare la cultura sul tema
Portare avanti la conoscenza su questi temi è una priorità per la categoria, come sottolineato dalla presidente di Federfarma Brescia Clara Mottinelli e una testimonianza su quanto fatto in ambito ambientale ma anche sociale è giunta da Marco Marchi, farmacista rurale sussidiato di Barbariga (BS), che ci ha tenuto a sottolineare: «Mi sento parte del sistema farmacia, credo che insieme si vada più lontano, noi qui lo stiamo dimostrando con le attività della nostra cooperativa. La sostenibilità è sempre una visione di sistema e non una fuga in avanti del singolo».