Aprire nuove strade e sperimentare sistemi innovativi e nuove frontiere tecnologiche per offrire servizi sempre più mirati, delineando un nuovo modello di farmacia che mira alla futura integrazione con il Servizio sanitario nazionale e incentrato sull’assistenza e il monitoraggio dei pazienti cronici e fragili, sulla prevenzione e sulla promozione della salute. Ma anche, in prospettiva, ottenere migliori condizioni di acquisto grazie a un’unica centrale di negoziazione che condivide le procedure di gestione con una rete fisica di farmacie.
È questa, in estrema sintesi, la mission di Sistema Farmacia Italia, che – come ci spiega l’amministratore delegato Maurizio Stroppa a margine dell’ultima edizione di Cosmofarma – «ha l’ambizione di rafforzare e implementare la competitività delle farmacie indipendenti. Inizialmente attraverso progetti di pharmaceutical care messi a disposizione da SFI grazie anche alla nuova partnership con FederFARMA.CO».

Un supporto per i servizi e la sostenibilità

«Attraverso l’attività di centrale di acquisto delle aziende di distribuzione di proprietà di farmacisti, FederFARMA.CO supporta fattivamente lo sviluppo di SFI sia nella governance dei progetti di pharmaceutical care e di prevenzione sia nella ricerca delle risorse necessarie alla sostenibilità di tali progetti. E questo duplice aspetto agevola le farmacie dal punto di vista finanziario ma anche sulla vicinanza al paziente, grazie alla possibilità di incrementare progetti di pharmaceutical care che vanno dallo screening all’aderenza terapeutica, passando dalla formazione dei farmacisti e dall’informazione ai consumatori/pazienti».

Numeri di tutto rispetto

In sostanza, il core business di Sistema Farmacia Italia resta quello che ne ha sancito la sua creazione da parte di Federfarma e Federfarma Servizi, ma con il boost di una struttura organizzativa complessa tipica di una Società per azioni abituata a lavorare con l’industria.
«Abbiamo appena chiuso il Bilancio dell’anno 2022 di Federfarma.Co con oltre 430 milioni di fatturato. Stiamo parlando di una società che ha una struttura organizzativa all’avanguardia – precisa Stroppa – con due centri distributivi che gestiscono oltre 100 milioni di confezioni di farmaci l’anno. Che è abituata a gestire i listini delle aziende farmaceutiche, ma che ha anche due linee di prodotti a marchio proprio, con circa 350 referenze in 21 categorie merceologiche».
«Pensiamo – aggiunge l’Ad – che tutto questo, insieme all’organizzazione che ha al suo interno FederFARMA.CO, incluse le soluzioni tecnologiche e informatiche, possa contribuire come asset allo sviluppo di SFI e dei propri farmacisti».

Progetti in corso e per il futuro

Ma come evolverà Sistema Farmacia Italia in un mondo che accelera sempre di più in quanto a catene e reti? «Oggi SFI conta circa 1.500 farmacie associate – illustra Stroppa – e l’idea è proprio quella di far conoscere a una platea sempre più vasta la nostra progettualità. Vogliamo essere molto pragmatici, come è nel nostro dna. Vogliamo raccontare, ma vogliamo anche che parli quello che facciamo lavorando a stretto contatto con i due player per noi fondamentali: l’industria e le società scientifiche».
E sui progetti concreti, già partiti o ancora in fase di bozza, Stroppa precisa che il punto di partenza è sempre quello di intercettare i bisogni dei pazienti: «È partito lo scorso primo maggio quello sull’ansia lieve, che coinvolge i farmacisti e mette insieme industria e società scientifiche; sempre quest’anno ne partiranno altri due: uno in area cardiologica e uno sulla prevenzione del tumore alla prostata. Ce ne sono altri tre in cantiere per il 2024, uno sul respiro, un altro sul dolore e il terzo di ambito onco-dermatologico».