Settembre 2022
EDITORIALE
Settembre 2022
Una grande lezione
«Dobbiamo fare tesoro del momento unico che la farmacia italiana sta vivendo, del rispetto e della credibilità che la nostra categoria si è conquistata sul campo durante la pandemia, della capillarità, della professionalità, del supporto continuo ai cittadini e della loro riconoscenza. Tamponi e vaccini non bastano, dobbiamo pensare a un nuovo modello, dobbiamo guardare al futuro». Il “ragazzo” che nel caldo torrido dell’estate milanese ha detto queste parole a me e all’Editore Ismaele Passoni è nato nel 1929 e si chiama Alberto Ambreck. Tre giorni alla settimana va ancora in farmacia, è informato su tutto e soprattutto pensa al futuro, una grande lezione.
Alberto, che è un amico a cui molti farmacisti in ogni parte d’Italia vogliono bene, ha guidato la categoria in anni non meno facili di quelli attuali, con minacce continue di colpi bassi al sistema farmacia. Oggi lui suggerisce che un obiettivo dovrebbe essere «una modifica della legge in modo che il medico possa esercitare in farmacia». In questo modo sarebbe compiuto il processo di trasformazione della farmacia da luogo di dispensazione e da esercizio con connotazioni anche commerciali a presidio sanitario vero e proprio sul territorio. E le case di comunità, meno capillari e meno presenti, non rappresenterebbero più una minaccia.
Meglio il farmacista prescrittore, di cui ha parlato di recente al convegno organizzato da Federfarma Lombardia il presidente della Fofi, o meglio i prescrittori in farmacia? Una cosa non esclude l’altra, entrambe le proposte suggeriscono che è ora di spingere sull’acceleratore e di riscuotere un po’. Lo si potrà fare di più e meglio alzando ancora il livello dell’offerta sanitaria e questo sarà possibile solo grazie a reti e a digitale. Alle prime dedichiamo lo speciale su questo numero: vi raccontiamo le più diffuse e rappresentative – sia di proprietà sia create dai distributori intermedi – i loro progetti, i molti servizi che offrono ai farmacisti e ai cittadini. Tanto di quello che leggerete nelle interviste ai manager il singolo farmacista non può farlo da solo per mancanza di competenze, disponibilità di tempo, energie e risorse.
Le nuove tecnologie, il digitale – al quale dedicheremo il consueto Digital Pharmacy Forum in ottobre – gli possono essere d’aiuto, è già accaduto in altri ambiti sanitari e retail ma bisogna aver voglia di pensare al futuro. E farlo significa anche, per il singolo titolare, affrontare il tema del passaggio generazionale della farmacia, che può essere linfa vitale per l’azienda. iFarma, con la collaborazione di Dompé, vuole esservi vicina anche su questo argomento e organizzeremo tre Dompé Talks in presenza – a Venezia, Milano e Roma – proprio per discutere dei dettagli tecnici, legali e fiscali che un simile passaggio comporta. Soprattutto dopo la legge 124 del 2017, che consente ai non farmacisti di entrare nelle società di farmacie, con tutti i vantaggi ma anche i problemi che questo può comportare in ambito familiare.
Insomma in questi tempi difficili, in cui domina l’incertezza e ci aspetta un autunno di grandi incognite, facciamo tesoro della bella lezione di Alberto Ambreck, guardando al futuro con un ottimismo non inerte ma costruttivo.
LAURA BENFENATI
Direttore Responsabile, farmacista e giornalista professionista, da anni direttore delle più note riviste del settore