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Sanità pubblica, una casa comune per tutti

IL CONVEGNO

Sanità pubblica, una casa comune per tutti

(c) Freepik

Telemedicina e assistenza territoriale: il Ssn tra poche luci e molte ombre, fotografate nel convegno Consumers’ Forum. Nella situazione critica e discontinua dell’assistenza territoriale, le farmacie rappresentano le strutture sanitarie più vicine ai cittadini

19 ottobre 2023

di Rossella Gemma

Telemedicina, assistenza territoriale, liste d’attesa, ma anche presa in carico dei malati cronici e maggiore accessibilità a campagne di screening grazie al ruolo del farmacista che, mai come in questo preciso momento storico, rappresenta l’istituzione sanitaria più prossima al cittadino. Se ne è discusso nel corso del convegno organizzato da Consumers’ Forum dal titolo “Una sanità per i cittadini: telemedicina, assistenza territoriale, liste d’attesa”, che si è tenuto lo scorso 16 ottobre a Roma, presso la sede di Federfarma nazionale.
«L’incontro di oggi – ha spiegato in apertura dei lavori Alfredo Procaccini, vicepresidente Federfarma – fornisce l’occasione per individuare un percorso che ci porti a superare alcune criticità, a partire dalla necessità di rendere il cittadino più consapevole dei propri diritti e più informato e, quindi, in grado di orientarsi meglio all’interno dell’offerta sanitaria presente sul territorio. Le farmacie – ha rimarcato Procaccini – possono dare un contributo importante alla sanità post-pandemica, agevolando i cittadini nell’accesso sia alle cure farmacologiche sia a interventi diagnostici e di prevenzione. Penso, per esempio, ai servizi di telemedicina erogati già oggi da circa 8.000 farmacie sul territorio, che permettono ai cittadini di tenere sotto controllo il proprio stato di salute recandosi comodamente nella farmacia sotto casa».

A sostegno del Ssn in difficoltà

L’obiettivo comune è impedire l’indebolimento del Servizio sanitario nazionale a favore della sanità privata e a discapito dei cittadini più deboli. Sergio Veroli, presidente di Consumers’ Forum, ha ricordato come «la grande conquista di civiltà che l’Italia ha ottenuto con il Ssn deve essere sostenuta e rafforzata. Per questo, le associazioni dei consumatori lottano per un’assistenza sanitaria efficace, legata al territorio, che sappia investire e utilizzare le opportunità della telemedicina».
Cittadinanzattiva ha delineato i passaggi fondamentali per riprendere possesso, come cittadini, di quella casa comune che è la sanità pubblica. «Aggiornamento periodico e monitoraggio costante dei livelli essenziali di assistenza – ha spiegato Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva – sono passaggi fondamentali insieme all’eliminazione delle liste di attesa. E ancora, riconoscimento e attuazione del diritto alla sanità digitale; garanzia di percorsi di cura e di assistenza dei malati cronici e rari, oltre che attuazione della riforma dell’assistenza territoriale prevista dal Pnrr».
Numeri alla mano Erika Mallarini, Associate Professor of Practice of Government, Health and Non Profit SDA Bocconi, ha evidenziato come nel nostro Sistema sanitario nazionale manchino all’appello 30.000 medici e 250.000 infermieri, dato che non fa che appesantire una situazione strutturale già critica e discontinua sotto vari punti di vista. Uno su tutti la disomogeneità regionale.
E proprio in tema di Regioni virtuose, Elisabetta Borachia, presidente di Federfarma Liguria, ha portato la sua esperienza sulla telemedicina: «Il progetto di telecardiologia in ambito Ssr sta avanzando speditamente e con numeri importanti. Sono 270 le farmacie coinvolte (il 46 per cento delle farmacie liguri), con 1.241.000 euro di fondi assegnati. Dal primo luglio al 15 ottobre sono stati erogati 1.831 Ecg, 718 holter pressori, 1.380 holter cardiaci. A dimostrazione che la farmacia si fa sempre più spazio nei vuoti sanitari creati sui territori».

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