Quando la solitudine porta consapevolezza
IL LIBRO
Quando la solitudine porta consapevolezza
Un uomo resta solo con la memoria della propria vita, che la moglie, malata di Alzheimer, non ricorda più. È il momento – doloroso – per interrogarsi su quel che non è stato e sulle occasioni perdute
23 giugno 2022
a cura della Redazione
Come sopravvivere all’Alzheimer? Che cosa rimane della vita, dell’amore, della normalità quando si resta soli? La ricerca di una risposta a questi temi ha ispirato il nuovo romanzo di Alberto Zavatta, MEMO. Un’indimenticabile storia di Alzheimer.
L’autore, esperto di strategia di comunicazione e branding, marketing emozionale, design thinking e copywriting, esplora la dimensione della malattia con eleganza e delicatezza, grazie a una scrittura spesso “per immagini”, che evoca la sofferenza senza mai drammatizzarla. L’opera ripercorre la storia di un uomo ormai ottantenne che incontra la vera solitudine ed esplora per la prima volta la propria dimensione più intima attraverso la graduale e inarrestabile perdita di memoria della moglie. Il personaggio dell’uomo assume nel corso degli eventi una sua consistenza “per sottrazione”, ovvero attraverso il riconoscimento del non compiuto, del non compreso, dell’opportunità mancata. Ecco allora che la diagnosi di Alzheimer per la compagna è il primo passo verso una nuova consapevolezza e conduce all’analisi di una vita narrata per momenti, per sprazzi, per evocazioni, in una sorta di flusso di coscienza in cui non ci sono più né nomi né luoghi: rimossi, non più utili. Anche il tempo diventa una dimensione fluida, un incastro elastico che è un pretesto per collocare una vicenda che non sempre ha una cronologia sequenziale, canonica. Il silenzio amplifica la memoria che nel protagonista invece permane, presente e cruda.
Il romanzo è disponibile in formato digitale e cartaceo (hard cover o paperback) sulla piattaforma Kindle Direct Publishing/Amazon. Presto sarà disponibile anche l’edizione in lingua inglese per il mercato internazionale.