Dopo le dimissioni di Giorgio Palù, avvenute circa un mese fa, oggi c’è un nome per la presidenza dell’Aifa: è Robert Nisticò, medico psichiatra e professore di Farmacologia a Roma Tor Vergata. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, lo proporrà alla Conferenza delle Regioni. La riserva dovrebbe sciogliersi subito dopo Pasqua, come aveva auspicato nei giorni scorsi Schillaci. «Spero vivamente che subito dopo Pasqua avremo un presidente o una presidente», aveva dichiarato, confermando che il profilo su cui si stava ragionando fosse «quello di una persona che abbia le competenze per rivestire un ruolo così importante».

Figlio del politico e farmacologo Giuseppe Nisticò, il candidato alla presidenza Aifa è esperto di Affari regolatori dell’Agenzia dei medicinali di Malta per la “Valutazione scientifica e regolatoria nell’ambito delle procedure centralizzate e decentralizzata”, Principal investigator del Laboratorio di Neurofarmacologia, European Brain Research Institute-Rita-Levi Montalcini Fondazione, membro del Comitato per i medicinali orfani (Comp) della European Medicines Agency (Ema) per la valutazione scientifica e regolatoria dei dossier per i farmaci orfani.

Robert Nisticò è inventore e co-inventore di vari brevetti e membro della Società americana per le neuroscienze e della Società italiana di farmacologia (SiF), che ha espresso soddisfazione per la candidatura: «È di estrema importanza – ha dichiarato il presidente Sif Giuseppe Cirino – che l’Ente pubblico nazionale che regola i farmaci a uso umano in Italia, che governa la spesa farmaceutica e segue il ciclo di vita del medicinale per garantirne efficacia, sicurezza e appropriatezza, sia diretto da uno scienziato con elevate competenze proprio nell’ambito della farmacologia. La Sif – ha aggiunto Cirino – auspica che la nomina di Robert Nisticò sia presto confermata dalla Conferenza delle Regioni».