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Da patient centricity a patient driven: il modello lombardo ai raggi X

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Da patient centricity a patient driven: il modello lombardo ai raggi X

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Mettere a frutto le specificità dei diversi attori della filiera, per accompagnare cronicità e fragilità lungo il patient journey. Fondamentale mantenere la centralità della farmacia territoriale. Gallera (Regione Lombardia): "Per curare tutti e meglio è necessario che tutti i player si mettano in gioco".

19 febbraio 2019

di Carlo Buonamico

Primum movens i pazienti cronici e fragili. Dalle cui esigenze devono partire le iniziative istituzionali e aziendali volte alla definizione di processi per il miglioramento della prevenzione e della cura delle patologie croniche.
Così si è aperto il convegno Ruolo della filiera del farmaco a supporto del paziente cronico e fragile di Focus Management tenutosi ieri 18 febbraio presso la sala Pirelli di Regione Lombardia. Dove sono stati presentati i risultati dell’hackaton a cui hanno partecipato i player della filiera della salute. E commentati da altrettanti rappresentanti dell’industria del farmaco, delle istituzioni, delle società erogatrici di assistenza domiciliare integrata, delle farmacie e dei cittadini.

Proprio questi ultimi per voce di Paola Pellicciari di Cittadinanzattiva hanno evidenziato come “sarebbero necessarie maggiori iniziative che coinvolgano i pazienti bottom-up sin dall’inizio dei processi di definizione strategica di iniziative che vedono protagonisti i cittadini”. Così da conoscere direttamente le loro esigenze e potenzialità e rendere più efficaci le azioni a loro dedicate in ambito salute. Una delle criticità più rilevanti messe in evidenza dall’hackaton, infatti, è la scarsa conoscenza reciproca tra i diversi player della filiera. Che si riflette in una sinergia non ottimale delle iniziative da dedicare ai pazienti fragili.

In Regione Lombardia, però, ha sottolineato il Consigliere Regionale Marco Alparone, “si è aperta una nuova era per la presa in carico del paziente cronico”. Che vede nella farmacia il nodo fondamentale di raccordo tra diversi operatori della salute. Più in dettaglio, ha spiegato la presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca “le farmacie lombarde sono arrivate a rendere disponibile la stampa del promemoria della terapia che il paziente deve seguire una volta che egli arriva in farmacia per ritirare il farmaco. Un risultato raggiunto dopo un lavoro enorme che ha richiesto di uniformare e far dialogare i sistemi informatici di farmacie e ospedali”. Del resto, come ha sottolineato l’Assessore alla Salute di Regione Lombardia Giulio Gallera “è necessario mettere al centro la consapevolezza che per poter curare tutti e meglio è necessario che tutti i player si mettano in gioco”, anche rinunciando ad alcuni aspetti della loro attività che vanno in sovrapposizione con quanto svolgono altri, così da smorzare fino ad annullare la logica dei silos che ancora oggi caratterizza anche il comparto della salute.

E allora, guidati da parole-chiave come farmacia, servizi, integrazione e confronto non è solo necessario ridisegnare i percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti cronici, ma anche accompagnare le persone affinché siano consapevoli, ingaggiate e quindi aderenti alle terapie. Con l’obiettivo di rendere i loro trattamenti più efficaci, migliorare il loro stato di salute e contribuire a un utilizzo più razionale delle risorse della collettività.

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