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Omeopatia: i farmacisti primi sostenitori. Servono più dati scientifici.

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Omeopatia: i farmacisti primi sostenitori. Servono più dati scientifici.

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L'omeopatia gode di buona reputazione tra Mmg, farmacisti, universitari e giornalisti di salute. Tutti abbastanza informati, ma desiderosi di approfondimenti su efficacia, sperimentazioni e modalità di utilizzo. Gorga (Omeoimprese): "Serve una maggiore presenza del ministero della Salute in una corretta e trasparente comunicazione".

27 giugno 2019

di Carlo Buonamico

Una nuova alba sembra sorgere sull’omeopatia. Secondo il dati di una ricerca Emg-Acqua diffusi da Omeoimprese, un medico di famiglia (Mmg) su cinque prescrive medicinali omeopatici, in virtù della loro naturalità e come utilizzo complementare alla medicina allopatica.
Significativo anche un nuova evidenza che riguarda i farmacisti: è questa la classe di operatori della salute che crede maggiormente nell’omeopatia e che diventa, insieme al Mmg il principale riferimento per i pazienti interessati a questo tipo di farmaco.

L’indagine, condotta su 300 esperti – Mmg, farmacisti, docenti universitari in ambito medico e giornalisti di salute – mette in luce anche che il 41 per cento dei medici, il 37 per cento dei farmacisti, e quasi tre opinion leader medico-scientifici su dieci non nutrono preconcetti o manifestano pregiudizi nei riguardi dell’omeopatia; al contrario il 44 per cento fra medici e farmacisti la considera particolarmente utile. Solo il 14 per cento, invece, si rifiuterebbe di prescriverli.

A fronte di questi dati positivi, la ricerca restituisce anche altre evidenze che possono aiutare le aziende e le istituzioni a riflettere sul da farsi per meglio regolamentare la commercializzazione dei medicinali omeopatici. Anche se sei intervistati su dieci dicono di conoscere abbastanza questi prodotti, il 45 per cento chiede maggiore informazioni sulla loro efficacia e circa quattro esperti su dieci gradirebbero evidenze sui risultati di test scientifici e sperimentazioni. I farmacisti, in particolare, desidererebbero informazioni più precise sulle modalità di utilizzo e sulla posologia. Anche in ragione del fatto che in Italia, per ragioni normative, per i medicinali omeopatici non è permesso indicare le finalità terapeutiche né inserire un bugiardino alla stregua degli altri medicinali in commercio.

Così commenta i risultati il presidente di Omeoimprese, Giovanni Gorga: “Il messaggio alle aziende e soprattutto alle istituzioni sanitarie e al ministro della Salute è molto chiaro: la strada da intraprendere è quella di un lavoro congiunto per regolamentare, anche in Italia, tutti quegli aspetti che ancora oggi risultano non definiti. Mi riferisco, ad esempio, al tema dell’inserimento del foglietto illustrativo con posologia nelle confezioni e una maggiore presenza del ministero in una corretta e trasparente comunicazione”.
Solo il futuro ci dirà se questo appello sarà raccolto dal ministro Grillo o se resterà lettera morta.

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