L’erba delle cadute
DALLE AZIENDE
L’erba delle cadute
Utilizzata spesso per massaggi tonificanti e ad azione lenitiva, Arnica montana è una pianta perenne che richiede condizioni di raccolta rigorose e responsabili, sottoscritte da Boiron
15 luglio 2021
a cura della Redazione
Erba delle cadute, erba starnutella, tabacco di montagna: l’arnica, pianta erbacea e perenne della famiglia delle Asteraceae, è chiamata in molti modi diversi. Ne esistono trenta specie e Arnica montana è tra le più note e utilizzate.
Si tratta di una pianta spontanea alta 20-60 centimetri con fiori di colore giallo-arancio a forma di margherita e dal profumo intenso. Lo stelo è di colore verde chiaro e le foglie sono spesse e ricoperte da una doppia peluria che protegge la pianta dalle scottature e dall’inaridimento. Il frutto è un achenio sormontato da un pennacchio di piume.
L’arnica predilige i terreni acidi e silicei, non calcarei, e cresce nei prati oltre gli 800 metri delle regioni montuose dell’Europa centrale, della Svezia meridionale e della Spagna settentrionale. È un fiore estivo, che sboccia nel periodo del solstizio d’estate e che si può trovare fino ad agosto.
Oltre 150 sostanze attive
L’arnica contiene oltre 150 sostanze terapeutiche attive tra le quali:
- lattoni sesquiterpenici dal sapore amaro e dalle proprietà antinfiammatorie, che si trovano soprattutto nei peli, nei fiori e nelle foglie;
- flavonoidi venotonici, antiossidanti e antinfiammatori, negli steli e nelle foglie;
- oli essenziali presenti soprattutto nei rizomi e nelle radici.
Nell’arnica sono presenti inoltre carotenoidi, cumarine, triterpenoidi, vitamina C e E, saponine, polifenoli, tannini e mucillagini.
La convenzione a tutela di Arnica montana
Il periodo di raccolta di Arnica montana varia in base alla fioritura della pianta e in genere inizia il primo giugno e termina il 20 luglio: i raccoglitori devono rispettare le cadenze imposte dalla natura. La pianta viene prelevata intera, con pochi centimetri di radice, e fresca, perché ha un più alto contenuto di principi attivi. L’agricoltura intensiva e la concimazione del suolo stanno indebolendo sempre di più la specie, che rischia di scomparire progressivamente. Per garantirne la sopravvivenza è stata stipulata la Convenzione di Markstein, che ha come obiettivo l’organizzazione degli operatori coinvolti nella raccolta di Arnica montana nella zona del Markstein-Grand Ballon, a sud del massiccio montuoso dei Vosgi, in Alsazia, uno dei luoghi di coltivazione più importanti d’Europa. La convenzione, che Boiron ha firmato, prevede: la raccolta delle piante in piena fioritura, l’abbandono sul posto di uno stelo fiorito ogni 5 metri quadrati e dei capolini appassiti, l’autorizzazione unicamente alla raccolta manuale. Per preservare le piante spontanee, favorire la biodiversità e garantire un’Arnica montana di qualità eccellente, Boiron ha implementato un apposito capitolato che impone condizioni di raccolta rigorose e responsabili, lontano da aree industrializzate e dalle strade, raccogliendo soltanto il 30 per cento del potenziale di un sito, senza strappare i rizomi e senza raccogliere piante con frutti, separando le piante da altre specie vegetali. Si valuta inoltre con attenzione il perfetto stato di salute della pianta e la si spedisce al massimo 72 ore dopo la raccolta, in imballaggi ventilati e in camion frigoriferi.
Nel 2020 il 91 per cento delle piante utilizzate da Boiron era di origine biologica.
I prodotti
Arnica montana è presente in Arnicrème, prodotto da massaggio tonificante formulato utilizzando piante raccolte fresche e fiorite. Il prodotto è disponibile in formati da 70 e da 40 grammi. Arniroller è invece un gel fresco e lenitivo indicato per facilitare il rilassamento muscolare e distendere i muscoli irrigiditi e contratti.