La sostenibilità può essere un valore strategico e competitivo
L’EVENTO
La sostenibilità può essere un valore strategico e competitivo
Accelerare la transizione verso paradigmi rigenerativi è compito anche delle imprese private, che ne possono trarre benefici e migliori performance. Se ne è parlato nella terza tappa palermitana del roadshow “Farmacia Sostenibile” organizzato da iFarma Editore con il patrocinio di Federfarma e il supporto non condizionante di Chiesi Italia
30 maggio 2024
di Laura Benfenati
«Le farmacie hanno una grande responsabilità sociale», ha esordito lunedì sera a Palermo Roberto Tobia, presidente della Federfarma provinciale, segretario nazionale di Federfarma e past president del Pgeu, alla terza tappa del roadshow Farmacia Sostenibile, organizzato da iFarma Editore con il patrocinio di Federfarma e il supporto non condizionante di Chiesi Italia. «Circa l’8-10 per cento delle sostanze farmaceutiche nell’ambiente proviene da farmaci smaltiti in modo improprio, i farmacisti condividono le crescenti preoccupazioni sugli effetti negativi che i prodotti farmaceutici possono causare sull’ambiente e si trovano in una posizione ideale per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere il corretto uso e smaltimento dei farmaci. Inoltre, i minori spostamenti dei pazienti, grazie alla capillarità delle farmacie, provocano minore impatto ambientale: quasi due terzi dei cittadini europei possono accedere a una farmacia entro cinque minuti e il 98 per cento può farlo entro 30 minuti».
«Accelerare la transizione verso paradigmi rigenerativi è un compito prioritario delle istituzioni ma anche delle imprese private», ci ha raccontato Susanna Potestio di Nativa. «Gli ultimi 7 anni sono stati i più caldi della storia, il cambiamento climatico è esponenziale, aumenta la temperatura globale e aumenta la Co2 nell’atmosfera. Compensare in modo assoluto è difficile, si cerca di ridurre le emissioni e si compensa quello che non si può eliminare: il settore privato può trainare questo cambiamento». Già molti brand vanno in questa direzione: «È un grande segnale per tutta la catena del valore: il business può essere etico – la stakeholder economy – producendo profitto per gli stakeholder, le comunità, l’ambiente».
La sostenibilità può essere un grande valore strategico e competitivo, inoltre, lo ha dimostrato una recente ricerca condotta da Nativa: le aziende benefit, che perseguono non solo obiettivi di profitto ma anche ambientali e sociali, hanno performance e fatturati migliori.
«La farmacia è già benefit nel Dna – ha spiegato Gianluigi Pertusi di Chiesi – e la farmacia dei servizi contribuisce in modo sostanziale alla sostenibilità. Basti pensare al contribuito che danno gli esami di prima istanza e le attività di screening nel ridurre pratiche inutili in ospedale». Altro esempio è quello della telemedicina, che comporta meno spostamenti dei pazienti ed è coerente con la sostenibilità: «La farmacia è parte integrante del Ssn, portatrice di interessi privati coincidenti con i bisogni della collettività e contribuisce con pratiche virtuose alla decarbonizzazione del sistema sanitario».
Chiesi Italia prosegue nel 2024 in Friuli Venezia Giulia con il progetto “Recupera e Respira” per lo smaltimento degli inalatori respiratori esauriti e vuole coinvolgere più farmacisti nel progetto “Farmacia sostenibile”, volto a identificare le principali fonti di emissione di una farmacia e a intraprendere azioni virtuose per ridurle e compensarle.