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Italiani a tavola: non tutti sono promossi

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Italiani a tavola: non tutti sono promossi

Italiani a tavola: non tutti sono promossi

Virtuosi nella distribuzione dei pasti, non tutti gli Italiani seguono tutte le indicazioni per una corretta alimentazione: cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, abbondante consumo di latte e derivati e cotture salutari del cibo. Lo rende noto uno studio realizzato nell’ambito della campagna “Cuoriamoci, piccoli gesti per la salute del cuore

5 ottobre 2018

di Redazione

Prendersi cura della propria salute cardiovascolare passa anche da semplici gesti quotidiani, come una sana alimentazione. Per analizzare in che modo gli Italiani sono attenti alle proprie abitudini alimentari, la Fondazione italiana per il cuore e la Società italiana di scienza dell’alimentazione, nell’ambito della campagna “Cuoriamoci, piccoli gesti per la salute del cuore”, hanno condotto una ricerca online che da giugno a settembre ha raccolto le testimonianze di circa 50mila italiani.

Il quadro che emerge, pur non essendo negativo, mostra il permanere di molteplici abitudini alimentari che non sono salutari nell’ottica di prevenire delle malattie cardiovascolari, principale causa di morte nel nostro Paese.

I dati della ricerca indicano che solo il 16 per cento delle persone mangia pesce con regolarità, seguendo le indicazioni che suggeriscono un consumo due volte a settimana per i pesci grassi e una frequenza maggiore per il pesce azzurro.

Dati poco confortanti anche per il consumo di latte e derivati, fondamentali per l’apporto di corrette quantità di calcio e vitamina D: in media ne consumiamo una sola porzione al giorno contro le due-tre consigliate. Leggermente migliori i dati relativi al consumo di frutta e verdura: poco meno della metà del campione ne consuma 1-2 porzioni al giorno, e un’analoga fetta di popolazione arriva a 3-4 porzioni giornaliere. Solo il 12 per cento però mangia frutta e verdura 5 volte al giorno come raccomandato da Oms.

La ricerca restituisce anche un dato sulle abitudini culinarie: il 32 per cento delle persone non cuoce mai i cibi in modo leggero.

Infine un dato modestamente positivo: il 44 per cento del campione fa una ricca prima colazione, un pranzo regolare e una cena frugale, come suggerito dalle linee-guida in tema di sana alimentazione. Tuttavia il 19 per cento delle persone non fa colazione e consuma una cena ricca e abbondante.

 Il test è disponibile sul sito www.cuoriamoci.it con domande sull’utilizzo di cibi e condimenti in cucina, le modalità di cottura, la frequenza nel consumo di frutta e verdura e di altri alimenti preziosi per mantenersi in salute, la distribuzione dei pasti e la pratica regolare di uno sport.

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