Insieme per la salute umana, animale e del pianeta
L’INIZIATIVA
Insieme per la salute umana, animale e del pianeta
Presentato a Roma il progetto One Health Ambassador, una “chiamata all’azione” per Mmg, veterinari e farmacisti che vogliano impegnarsi in prima persona nella diffusione della visione One Health sul territorio e lavorare per proteggere e bilanciare in modo sostenibile la salute globale
4 aprile 2024
di Rossella Gemma
Valorizzare le figure professionali del farmacista, del medico di medicina generale e del veterinario, promuovendo l’interazione fra salute umana, animale e ambientale. Una vera e propria “chiamata all’azione” per i professionisti sanitari che si distinguono per impegno e attenzione nei confronti della salute globale. È questo il motivo ispiratore di One Health Ambassador, il progetto presentato alla Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, su iniziativa del senatore Francesco Zaffini, presidente della Decima Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale).
Prevenire il rischio spill over
In un Paese come l’Italia, dove il numero degli animali domestici è in costante aumento e dove con l’avanzare dell’età cresce il numero di persone che condivide la propria vita con uno o più pet, «come Boehringer Ingelheim Italia abbiamo deciso di lanciare One Health Ambassador, che punta sul benessere animale in stretta correlazione al benessere delle famiglie», ha spiegato Morena Sangiovanni, presidente Boehringer.
Proprio il termine One Health, che è fra i temi del prossimo G7, parla di «un’interconnessione che esiste da tempo, e che in questa logica vuol dire prevenzione primaria e secondaria, sicurezza alimentare e tutela della salute anche rispetto al rischio di nuove pandemie», ha spiegato il senatore Giovanni Satta, della Decima Commissione permanente.
Ripensando alla pandemia e all’impreparazione con cui ha colto tutti, «serve affrontare questo tema perché lo spill over, il passaggio di virus e altri agenti patogeni dagli animali agli uomini, era già successo con l’Hiv ed è molto probabile che riaccada», ha sottolineato Stefano Vella, docente di Storia della salute globale dell’Università Cattolica di Roma, attualmente impegnato anche nel Pandemic Fund, guidato dalla World Bank e dal Who, ideato per preparare i Paesi a eventi pandemici.
Buone pratiche e responsabilità d’impresa
Formazione, dunque, è la parola chiave in questo progetto, che punta a creare un percorso per medici di medicina generale, veterinari e farmacisti quali informatori di prossimità per la comunità.
Buone pratiche e responsabilità sociale di impresa sono i cardini imprescindibili per far funzionare l’One Health, secondo Marco Cossolo, presidente di Federfarma, che ha ricordato l’impegno quotidiano dei farmacisti relativamente al legame fra ambiente, uomo e animali. Ma ha anche sottolineato l’importanza della telemedicina, «che tiene a casa il malato non producendo CO2 per raggiungere le strutture ospedaliere; ancora, lo sviluppo delle cure per gli animali da compagnia o lo smaltimento corretto dei medicinali».
Su quest’ultima buona pratica, il conferimento in farmacia dei farmaci non utilizzati o scaduti, si innesta inoltre «la responsabilità sociale delle istituzioni nel supportare il farmacista in campagne di sensibilizzazione», ha ricordato Eugenio Leopardi, presidente Utifar. «Approccio olistico, educazione sanitaria, formazione continua, sinergia professionale e multidisciplinarietà sono cruciali», secondo Vladimiro Grieco, presidente di Fenagifar.
È stato intanto attivato il sito onehealthambassador.it, dove medici, veterinari e farmacisti che riterranno di possedere i giusti requisiti, potranno candidarsi attraverso un apposito form a diventare un punto di riferimento per la diffusione della visione One Health sul territorio.