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Il nuovo inalatore che rispetta l’ambiente

L'AZIENDA

Il nuovo inalatore che rispetta l’ambiente

Il progetto Be green - Future by Choice rappresenta l’ottimizzazione degli sforzi avviati negli anni da Boehringer Ingelheim a difesa del pianeta. Continua la ricerca dell’azienda di nuove soluzioni terapeutiche che coniughino innovazione, tutela della salute e orientamento green

19 novembre 2020

di Claudio Buono

Un incontro stampa svoltosi di recente ha fornito l’occasione per approfondire l’impegno di Boehringer Ingelheim nell’innovazione tecnologica. Un impegno dal forte orientamento green, finalizzato a rispondere ai bisogni dei pazienti in un’ottica più globale e che tiene conto, quindi, anche degli aspetti di sostenibilità ambientale. Una nuova conferma del progetto Be green – Future by Choice, lanciato nel 2001 a livello internazionale, che rappresenta il centro di coordinamento e di ottimizzazione di tutti gli sforzi e le azioni avviate negli anni da Boehringer Ingelheim a difesa dell’ambiente. La continua ricerca indirizzata allo sviluppo di soluzioni terapeutiche in grado di conciliare la tutela della salute con quella dell’ambiente, ha portato al lancio del nuovo inalatore riutilizzabile Respimat®  per il trattamento di asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), una patologia polmonare invalidante che costituisce la quarta più importante causa di morte a livello mondiale e che è molto diffusa anche nel nostro Paese. In Italia, sottolinea Federico Lavorini, professore ordinario di Malattie dell’apparato respiratorio presso l’Università degli studi di Firenze e direttore della Struttura organizzativa dipartimentale complessa di Pneumologia e fisiopatologia toraco-polmonare presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze, «spesso è ancora troppo sottovalutata, anche dagli stessi pazienti, e non adeguatamente diagnosticata, e può ulteriormente aggravarsi in caso di contagio con il virus Covid-19».

Innovazione e rispetto ambientale

Boehringer Ingelheim in Italia è fortemente impegnata nella ricerca clinica e scientifica in ambito pneumologico ed è presente con un elevato numero di prodotti. Oggi, con il nuovo inalatore Respimat®, l’azienda punta a un’innovazione sostenibile 2.0 nell’ambito della gestione delle malattie respiratorie. Come dichiara Morena Sangiovanni, presidente del Gruppo Boehringer Ingelheim Italia, «Questo device coniuga in un’unica importante soluzione terapeutica innovazione e pazienti, i due pilastri su cui poggia la vision della nostra azienda. Grazie a esso raggiungiamo un nuovo traguardo e allo stesso tempo un nuovo punto di partenza nel percorso di sostenibilità che ha intrapreso l’azienda e che si basa sul rispetto dell’ambiente in cui viviamo, sulla riduzione di sprechi e inquinanti, sul riutilizzo dei materiali e sulla cultura del riciclo».

I punti di forza del dispositivo

Il nuovo Respimat® nasce dall’ascolto delle esigenze di medici e pazienti al fine di creare un dispositivo che garantisca una maggiore praticità di utilizzo e l’aderenza alla terapia. A differenza della maggior parte degli inalatori in plastica monouso, può essere riutilizzato per sei volte, con un semplice cambio della cartuccia quando il farmaco è esaurito. Inoltre, essendo privo di propellenti potenzialmente nocivi per l’ambiente (le sue emissioni di Co2 sono 20 volte inferiori rispetto a quelle degli altri inalatori) è in grado di nebulizzare il farmaco in modo unico, generando una nebbia soffice che arriva facilmente ai polmoni dei pazienti senza che questi debbano inspirare forzatamente. Respimat® Riutilizzabile ha anche vinto il premio 2020 Pharmapack Eco-Design Award, che viene assegnato alle migliori innovazioni delle aziende per il packaging dei farmaci, dei dispositivi medici, dei prodotti sanitari e veterinari.

Verso una farmacia “verde”

«Anche la farmacia si sta sempre più orientando verso modelli green», spiega Giacomo Operti, presidente di Agifar Torino, «e la crescente attenzione dei clienti/pazienti in questo ambito ci permette di cogliere l’opportunità per un accrescimento delle nostre competenze professionali, sia fornendo valide informazioni agli utenti sia attraverso l’applicazione di corrette metodiche nell’ambiente in cui operiamo, per esempio limitando il consumo di materiali, rivedendo in chiave ecologica alcuni processi lavorativi, selezionando l’assortimento da mettere a disposizione dei clienti».

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