Il web è nemico della farmacia dei servizi?
IL CONVEGNO
Il web è nemico della farmacia dei servizi?
I farmaci on line e la farmacia dei servizi sono stati al centro del convegno voluto da Fondazione Giacomo Leopardi ETS la scorsa settimana a Roma. Per Ornella Barra (Walgreens Boots Alliance), la farmacia deve spingere sul suo ruolo di mediazione tra digital e paziente
4 luglio 2024
di Rossella Gemma
“Farmaci on line e farmacia dei servizi”: un titolo volutamente provocatorio quello del convegno organizzato dalla Fondazione Giacomo Leopardi ETS lo scorso 26 giugno a Roma, presso la sede del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico.
Nel nostro Paese, infatti, come ha ricordato anche il presidente della Fondazione, nonché dell’Enpaf, Emilio Croce, è vietata la vendita sul web dei farmaci etici a uso umano e a uso veterinario, che per essere venduti necessitano di ricetta medica. È tuttavia consentito alle farmacie rivolgersi a siti web o piattaforme che favoriscano la connessione tra utente e farmacia.
«Nel momento in cui in Italia fosse consentito acquistare farmaci on line – ha precisato Croce – l’intero sistema verrebbe travolto e la farmacia dei servizi avrebbe poco senso. Anche i servizi cognitivi, i servizi per i quali è richiesta una conoscenza approfondita a supporto dell’aderenza terapeutica e dell’uso corretto dei farmaci, verrebbero meno». Croce ha inoltre evidenziato le difficoltà che la farmacia dei servizi continua a incontrare nonostante siano passati 15 anni dalla sua istituzione. «Se per trasferire i medicinali dal canale degli acquisti degli ospedali e delle Asl alla rete delle farmacie occorre penare, è veramente difficile ipotizzare la ristrutturazione dell’assistenza farmaceutica basata sul criterio della prossimità che valorizzi la farmacia quale centro polifunzionale di servizi», ha aggiunto.
Un ruolo cruciale tra digital e realtà del paziente
Dell’evoluzione della farmacia dei servizi in un contesto come quello odierno, segnato da un’accelerazione sempre più intensa del processo di digitalizzazione, ha parlato anche Ornella Barra, Chief operating officer – International di Walgreens Boots Alliance. «Questo è uno di quei temi che chi come noi si occupa di salute da diversi anni non può che avere a cuore. A mio avviso, la digitalizzazione non va vista come fenomeno contrapposto alla farmacia dei servizi, ma al contrario, la farmacia riveste un ruolo cruciale di intermediazione tra tutto ciò che è “digital” e il paziente/utente. Tuttavia, è doveroso riconoscere che vendere i medicinali on line costa molto e priva il paziente, specie quello più fragile o più anziano, di un contatto umano con il farmacista». Per Barra, la farmacia dei servizi entra ora decisamente nel vivo. «Il mio auspicio è che lo faccia avendo come “faro” imprescindibile la sicurezza del paziente e la scientificità nell’esecuzione delle procedure inerenti ai servizi offerti».
Gli altri interventi
Tra i molti relatori intervenuti, Luigi Petrone, presidente di Assoram e vicepresidente di Farmindustria, ha sottolineato l’importanza del dialogo tra Stati e sistemi sovranazionali per affrontare le ambiguità della normativa UE, che potrebbero penalizzare le aziende nazionali di e-commerce e consegna a domicilio. Petrone ha evidenziato la necessità di regole chiare e uniformi a livello europeo per garantire la sicurezza dei prodotti farmaceutici e dei pazienti, senza compromettere i principi dei servizi di informazione condivisi. Il direttore della Direzione generale dei Dispositivi medici e del Servizio farmaceutico presso il ministero della Salute, Achille Iachino, ha evidenziato l’istituzione di un Tavolo tecnico tra tutti gli stakeholder per la disciplina del mercato on line dei farmaci, mentre nel suo intervento il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia, si è soffermato sull’importanza e la solidità della farmacia italiana, pronta a implementare i servizi per i quali è stata chiesta la sua collaborazione, mettendosi a disposizione del cittadino.
A margine dei lavori è stata annunciata l’istituzione da parte della Fondazione Giacomo Leopardi ETS di tre borse di studio, del valore di 1.500 euro l’una, in favore degli studenti immatricolati al corso di laurea in Farmacia e/o CTF.