informazione, partecipazione, condivisione

Formazione e specializzazione

LE RETI

Formazione e specializzazione

Aderire a un network non significa perdere la propria identità. Formazione manageriale e counselling permettono di valorizzare la vocazione di ogni farmacia. Parla Paolo Borgarelli, co-amministratore del Network Farmacie Specializzate

15 ottobre 2020

di Carlo Buonamico

Clicca play per guardare la risposta (durata: 12 minuti circa)

Dr. Borgarelli, può delineare per punti i numeri del vostro network?

Farmacie Specializzate nasce nel 2013 e raggruppa farmacie appartenenti a Unifarco. Parliamo di circa 600 farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale, in tutte le Regioni.

Quali sono le peculiarità che distinguono l’offerta delle farmacie aderenti al vostro circuito?

La caratteristica più rilevante è la massima attenzione che le nostre farmacie e i nostri farmacisti prestano al cliente-paziente con l’obiettivo di mantenere il suo stato di buona salute e di benessere. In particolare, interveniamo in modo specializzato nelle aree aging, nutraceutica, dermatologia, cardiologia e detossificazione. Sono le aree che riteniamo fondamentali per riuscire a rispondere alle esigenze di salute dei nostri pazienti. Ad esempio, in ambito cardiologico i nostri farmacisti aiutano i pazienti a prevenire le complicanze derivanti da uno stile di vita impegnativo per il sistema cardiocircolatorio a causa di alimentazione o stress. Per raggiungere questi obiettivi abbiamo istituito un programma di formazione continua per il farmacista in tema di salute, benessere e forma fisica. La formazione dei nostri farmacisti si estende anche in ambito manageriale e di comunicazione on line e off line.

Come valuta la performance delle vostre farmacie rispetto al mercato generale?

Guardando i dati del 2019 le farmacie della nostra rete riuscivano a mantenere una crescita del 3,5 per cento. Un valore più elevato rispetto a quello registrato dalle farmacie non aderenti. Quest’anno, nonostante la situazione critica dovuta alle ben note problematiche dell’emergenza sanitaria, stiamo riuscendo a mantenere la nostra quota di mercato.

Parliamo di servizi: quali avete lanciato quest’anno? E per il 2021, sono previste novità?

Nel 2020 abbiamo lanciato un’app che permette non solo di ricevere la ricetta e gli ordini da parte dei clienti, ma ci consente di mantenere il contatto con loro erogando anche videoconsulti. Abbiamo anche attivato un servizio di consegna domiciliare dei medicinali, così da rispondere alle esigenze peculiari dei pazienti più fragili derivanti dall’emergenza sanitaria. Stiamo pensando a nuovi servizi da proporre il prossimo anno. Quali e quanti dipenderà dall’evoluzione della situazione contingente.

Dette tutte queste cose, perché si sentirebbe di consigliare a un farmacista di aderire alla vostra rete, invece che a un’altra?

Come Farmacie Specializzate teniamo a mantenere le peculiarità proprie di ogni farmacia aderente e l’indipendenza di ciascun farmacista. Non è cosa da poco: nessun farmacista assume un’identità comune, ma ognuno rimane se stesso. Attraverso il nostro piano marketing, che mira a esaltare le specializzazioni e le vocazioni di ogni singola farmacia anche in relazione al proprio bacino di utenza, riusciamo a dare un supporto utile a mantenere questa indipendenza e unicità. Sottolineo nuovamente anche gli interventi diretti alla formazione del farmacista in ambito gestionale, che permettono alla farmacia di compiere quella talvolta difficoltosa transizione verso l’essere una vera e propria azienda. Che, per esempio, passa anche attraverso l’analisi consapevole delle informazioni contenute nei dati di vendita e nella loro comparazione con quelli del mercato di riferimento e attraverso la condivisione con tutto il team della farmacia di quelli che sono gli obiettivi dell’azienda e il suo posizionamento.

Un’ultima domanda sul discusso tema dei vaccini antinfluenzali. La campagna vaccinale 2020/21 sta per iniziare: che ruolo potrà e dovrà giocare la farmacia in quest’anno particolare?

Ci troviamo in una situazione paradossale. La farmacia avrebbe dovuto giocare un ruolo fondamentale nella campagna vaccinale sia in termini di informazione sia per quanto riguarda la fornitura dei vaccini. Fondamentalmente il canale d’elezione di dispensazione dei farmaci è la farmacia. Di fatto, ci troviamo nella situazione di non poter acquistare i vaccini per la popolazione attiva che rischia di non potersi vaccinare. Avremmo bisogno di circa tre milioni di dosi di vaccini da distribuire in farmacia, che attualmente non ci sono. La farmacia deve essere considerata come luogo primario e unico di supporto al Servizio sanitario nazionale soprattutto nella fornitura dei vaccini. Purtroppo ne siamo stati privati, pur essendo la rete maggiormente capillare sul territorio che si sarebbe potuta sfruttare adeguatamente a riguardo.

0 Condivisioni

Altre news

15 Ottobre 2020