Farmacie Italiane: grandi numeri e valori da condividere
LA RETE
Farmacie Italiane: grandi numeri e valori da condividere
Una crescita importante del network e una convinta evoluzione verso una cultura digitale e la multicanalità. Il direttore generale Umberto Gallo racconta il nuovo concetto di farmacia del Gruppo: uno spazio di fruizione di supporto, servizi di qualità, consigli e assistenza specializzata
27 gennaio 2022
di Marta Rossi
L’innovazione tecnologica è sempre stata al centro dell’interesse di Umberto Gallo, tanto da renderlo – ormai vent’anni fa – un pioniere dell’e-commerce farmaceutico grazie al portale farmacialoreto.it.
Dal 2019 il percorso professionale di Gallo lo porta in Farmacie Italiane, dove come Direttore ICT e Digital Evolution gestisce il processo di trasformazione digitale del gruppo.
La sua recente nomina a Direttore generale si inquadra nell’obiettivo di accelerare i processi di crescita del brand e proseguire nella creazione di una cultura digitale e nella valorizzazione delle risorse umane.
Dirigere un gruppo di farmacie così importante in termini numerici: come vive questa responsabilità?
Inutile dire che sono molto motivato. Il nostro mercato è in continua evoluzione ed è il momento migliore per dar vita a un nuovo modo di pensare la farmacia. La multicanalità, la qualità dei servizi, il dialogo costante con il pubblico e il pieno coinvolgimento delle risorse umane sono priorità assolute che devono essere gestite con la massima attenzione. Credo che l’investimento di grandi realtà come F2i – il maggiore gestore indipendente italiano di fondi infrastrutturali, ndr – possa aiutare a realizzare farmacie che esaltino l’aspetto consulenziale mantenendo alta l’attenzione sulla corretta gestione economica e finanziaria.
Multicanalità: una parola ancora difficile da digerire per il mercato delle farmacie. C’è ancora tanto scetticismo sui reali vantaggi dell’e-commerce.
Credo che oggi non abbia davvero più senso separare e contrapporre retail tradizionale e digitale. La farmacia fisica ha bisogno degli stimoli competitivi e dell’analisi di mercato che derivano dall’e-commerce, così come è davvero difficile ottenere risultati on line senza una gestione oculata della farmacia fisica. Si tratta di due elementi che devono lavorare in piena sinergia all’interno del concetto di new retail.
Il network Farmacie Italiane continua a crescere in termini numerici, ma possiamo aspettarci a breve un nuovo format?
Chiudiamo il 2021 con 65 attività di proprietà, tra farmacie e parafarmacie, e nei primi mesi del 2022 vorremmo raggiungere quota 100, se le trattative in corso andranno a buon fine. L’intenzione è quella di crescere uniformemente su tutto il territorio nazionale ed esprimere in modo forte i valori condivisi che rappresentano il nostro brand. Stiamo lavorando con grande attenzione al format, prendendoci il tempo necessario a comprendere in che modo la pandemia ha cambiato e influenzerà ancora le abitudini degli utenti. Viviamo un’epoca di profondo cambiamento e potrebbe essere controproducente sottovalutare l’influenza psicologica di un evento tanto devastante. Il nostro format sarà sicuramente innovativo e sarà concepito per venire incontro a pieno alle rinnovate esigenze di interazione del pubblico.
Lei non è un farmacista ma lavora da anni al fianco dei professionisti di questo mondo. Come immagina il futuro della professione?
Credo davvero che la professione del farmacista sia molto più di un semplice lavoro. In questi anni passati al fianco di tanti farmacisti ne ho apprezzato la capacità di fare consulenza e di creare una relazione con le persone per migliorarne la qualità della vita. Per il futuro immagino un farmacista che lavori sul personal branding, che sappia usare in modo corretto i social e che estenda la sua professionalità a nuovi canali che gli consentiranno di raggiungere un pubblico più vasto. C’è tantissimo da fare e sono contento di lavorare con un team cui non mancano le motivazioni.