Farmaci introvabili, l’appello di ADF e Federfarma Servizi
LA FILIERA
Farmaci introvabili, l’appello di ADF e Federfarma Servizi
La situazione dei medicinali che scarseggiano diventa sempre più insostenibile. Per la Distribuzione intermedia, senza misure di sistema a sostegno dell'intera filiera farmaceutica è emergenza per il Paese
27 ottobre 2022
a cura della Redazione
Mancano medicinali. Lo denuncia la Distribuzione intermedia, che segnala l’aggravarsi di criticità più volte rilevate, con ricadute sulla disponibilità di prodotti per i cittadini. Oltre ai “classici” mancanti, si registrano infatti rotture di stock su un gran numero di prodotti anche importanti come antiasmatici, antipertensivi, neurolettici e antiepilettici. ADF e Federfarma Servizi hanno emesso in tal senso un comunicato congiunto che – oltre a portare gli auguri di buon lavoro al nuovo Governo in un momento così delicato per il Paese – chiede l’avvio di “un confronto urgente, costruttivo e realmente efficace con tutti gli attori del sistema sul problema carenze e non solo, al fine di individuare in una visione d’insieme le soluzioni più adeguate ad assicurare una sanità realmente focalizzata sui bisogni di salute della popolazione”.
Sull’intero settore farmaceutico si stanno infatti abbattendo gli effetti combinati della crisi pandemica (che accresce la richiesta di alcuni prodotti), e di quella economica (inflazione, aumenti dei costi per energia e trasporti, scarsità di materie prime), con conseguenze a cascata nella filiera. I ritardi nelle consegne dei medicinali ai magazzini dei Distributori intermedi si ripercuotono sulle farmacie e sui cittadini. Ordini che prima arrivavano in 5 giorni ai siti logistici dei distributori, attualmente restano inevasi fino a 3 o 4 settimane.
L’appello al nuovo Governo
«Tutta la filiera farmaceutica è in allarme: purtroppo stiamo assistendo al verificarsi di quanto già da tempo abbiamo segnalato all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni», dichiarano Walter Farris, presidente ADF e Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi. «Più volte abbiamo lanciato l’allarme chiedendo – anche insieme alle altre sigle del comparto – misure per sostenere il settore, comprese le imprese della Distribuzione intermedia, anello centrale della filiera, già gravate da una insufficiente marginalità, impostaci dalla normativa con un taglio incongruo che ha reso la remunerazione insufficiente a coprire i costi del servizio per distribuire i farmaci Ssn. Senza interventi urgenti di natura congiunturale, ma soprattutto strutturale e di sistema, c’è il serio rischio di penalizzare un servizio d’eccellenza, finora sempre assicurato anche durante la prima pandemia. Continueremo a monitorare il problema carenti anche attraverso un apposito sondaggio tra le aziende associate, e intanto chiediamo la massima attenzione alle Istituzioni affinché vogliano considerare prioritari i temi del farmaceutico e della Distribuzione Intermedia nella definizione degli obiettivi programmatici del nuovo Governo».