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Facebook contro le fake news sui vaccini insieme a Oms

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Facebook contro le fake news sui vaccini insieme a Oms

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Facebook e Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) alleati contro il dilagare di fake news sui vaccini. Il più famoso social network e Instagram indirizzeranno gli utenti che cercano informazioni sui vaccini verso il sito Oms.

09 settembre 2019

di Carlo Buonamico

Il colosso di Mark Zuckerberg lo aveva già annunciato a marzo che Facebook avrebbe contrastato attivamente la disinformazione in tema di vaccini e vaccinazioni. E lo ha ribadito alcuni giorni fa dalle pagine del proprio profilo social.
In particolare, Facebook ha deciso che metterà in contatto gli utenti che cercano informazioni su queste tematiche, direttamente con fonti ritenute autorevoli e super partes a livello internazionale. Come il portale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). E lo stesso farà Instagram, che fa sempre a capo al fondatore di Facebook.

A confermarlo è proprio Oms, che dalle pagine del proprio spazio web plaude la decisione “accogliendo positivamente la decisione di Facebook volta ad assicurare che gli utenti di Instagram, Facebook Search, Groups e Pages trovino informazioni corrette sui vaccini.
Perché di fatto la disinformazione sui vaccini è uno dei maggiori pericoli per la salute a livello globale, che potrebbe vanificare i progressi degli ultimi decenni nell’ambito della prevenzione delle malattie, quali difterite, morbillo, epatite, poliomelite, colera, febbre gialla e influenza”, prosegue il direttore generale di Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

E così la decisione della più grande rete social potrebbe portare ad una presa di coscienza anche da parte degli altri attori della comunicazione digitale che, prosegue Ghebreyesus, “devono essere responsabili nei confronti dei propri utenti affinché essi possano trovare informazioni veritiere riguardo i vaccini e la salute”. Non possiamo che essere d’accordo con questa semplice, ma fondamentale, riflessione quando si parla di salute.

In Italia sono già sorte molteplici iniziative digitali, non ancora collegate ai social network, per arginare il fenomeno delle fake news riguardanti la salute. Tra queste, il decalogo antibufale dell’Unione nazionale medico-scientifica di informazione (Unamsi) che si propone come un vademecum per i cybernauti che scrutano i fondali del web alla ricerca di notizie e informazioni su patologie e salute, rischiando di incappare finanche in improbabili diagnosi e pericolose indicazioni su cure miracolose prive di fondamento scientifico. E il sito “Dottore, ma è vero che…?” creato su iniziativa Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri) per smontare le fake news sulla salute e rassicurare i pazienti.

Tornando al mondo social, oltre a indirizzare gli iscritti ai siti web di organizzazioni sanitarie ufficiali, Facebook ha deciso che colpirà i gruppi e le pagine che contengono notizie errate sui vaccini, agendo sul proprio algoritmo in modo da farle retrocedere in termini di posizionamento e non facendole più comparire tra i risultati delle ricerche.
Allo stesso tempo non sarà più dato spazio alle diverse forme di pubblicità che possono indurre alla disinformazione in tema di vaccini.

Chissà che, toccando il portafoglio, non si riesca a disincentivare proprio quanti pubblicano contenuti che possono mettere a repentaglio la salute collettiva.

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