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Chat Yourself: la memoria virtuale al servizio delle persone con Alzheimer

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Chat Yourself: la memoria virtuale al servizio delle persone con Alzheimer

Chat Yourself lo smartphone in aiuto dell Alzheimer

Ridare dignità alle persone affette dalla Malattia di Alzheimer è l’obiettivo della chatbot “Chat Yourserlf”, una memoria di riserva virtuale che aiuta a ricordare le piccole, ma fondamentali attività quotidiane

15 settembre 2018

di Redazione

La Malattia di Alzheimer ruba i ricordi delle persone, ben seicentomila in Italia.

Nomi, indirizzi, luoghi svaniscono come se si fosse premuto il tasto “delete” dalla rubrica del proprio smartphone.

Oggi la ricerca medica è in grado di agire per cercare di rallentare la progressione di questa patologia. Ma molto resta ancora da fare per identificare in fase prodromica i segnali che indicano l’inizio dello sviluppo della malattia. Infatti la degenerazione dei neuroni – che è alla base dell’Alzheimer – comincia 15-20 anni prima della manifestazione dei primissimi sintomi.

Parallelamente all’ambito medico, viene in soccorso dei pazienti anche la tecnologia.

Esiste infatti il chatbot “Chat Yourself,” che permette di memorizzare le informazioni che possono risultare utili al paziente e di restituirle nei tempi più idonei del proprio quotidiano. In altri termini una memoria virtuale a cui il paziente può accedere per trovare supporto nel ricordare piccole ma fondamentali azioni da fare per continuare a vivere una vita attiva.

Nato da un’idea di Y&R, Chat Yourself è stato sviluppato con il supporto tecnico di Nextopera e di Facebook ed è disponibile gratuitamente sulla pagina Facebook di Chat Yourself.

Chat Yourself, progetto sostenuto da Italia Longeva – la Rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva del Ministero della Salute, è giunto al suo secondo anno di vita e vedrà nel mese di settembre il sostegno anche di volti noti per aiutare pazienti e caregiver nell’affrontare le prime fasi di questa malattie.

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