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Campagna antinfluenzale 2018: chiarezza e informazione per vaccinarsi in tranquillità

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Campagna antinfluenzale 2018: chiarezza e informazione per vaccinarsi in tranquillità

Campagna antinfluenzale 2018: chiarezza e informazione per vaccinarsi in tranquillità

Dal ministero della Salute le raccomandazioni per la stagione 2018-2019. Attenzione ai soggetti fragili, come malati cronici e anziani, e agli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo. Pregliasco: “La vaccinazione rappresenta un’importante tutela per la popolazione”

15 ottobre 2018

di Redazione

Arrivano i primi freddi e i virus dell’influenza sono pronti ad attaccare il nostro sistema respiratorio. Non si devono preoccupare troppo quanti godono di buona salute, perché in caso di influenza sono sufficienti pochi giorni per debellare il virus e tornare alle normali attività.

Diverso invece il comportamento che devono adottare coloro che per varia natura sono considerati soggetti a rischio o fragili. In particolare quanti, in caso contraessero il virus influenzale, rischierebbero complicazioni del proprio stato di salute come le donne incinte o le persone con patologie croniche o con deboli difese immunitarie. Per queste categorie di soggetti è altamente consigliata, anche se non obbligatoria, la vaccinazione antinfluenzale il cui valore di strumento di prevenzione della salute individuale e della comunità è così elevato che il Servizio sanitario nazionale (Ssn) lo fornisce gratuitamente.

Per i soggetti più deboli l’influenza può rappresentare l’anticamera di quadri clinici più gravi come la polmonite, malattie che sono tra le 10 principali cause di morte in Italia.

“Rimane fondamentale ricordare”, dice Fabrizio Pregliasco virologo presso il Dipartimento Scienze biomediche per la salute dell’Università degli Studi di Milano e Responsabile scientifico di www.osservatorioinfluenza.it, “che la vaccinazione rappresenta un’importante tutela per la popolazione”. Tanto che il ministero si pone l’obiettivo di raggiungere la copertura vaccinale del 75 per cento della popolazione.

“La scorsa stagione è stata la peggiore degli ultimi 15 anni. I dati riportano 8 milioni e 677mila casi. Purtroppo anche i casi di decessi, 160, sono triplicati rispetto all’anno 2016-2017 – ricorda Pregliasco. La stagione influenzale 2018-19 dovrebbe essere di intensità media, 4-5 milioni di casi oltre agli 8-10 milioni dovuti a forme derivanti da altri virus respiratori”.

Per sapere chi, come e perché vaccinarsi contro l’influenza è oggi disponibile il portale www.osservatorioinfluenza.it , realizzato con i contributo delle aziende GSK e Seqirus e patrocinato dal ministero della Salute.

Ecco le categorie di persone per le quali, secondo le raccomandazioni del ministero della Salute, la vaccinazione antinfluenzale è consigliata e offerta gratuitamente dal Ssn:

Persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza:

  • Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.
  • Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:

a)       malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia);

b)       broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO);

c)       malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite;

d)       diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30);

e)       insufficienza renale/surrenale cronica;

f)        malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;

g)       tumori;

h)       malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi,

i)         immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;

j)         malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;

k)       patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;

l)         patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es.malattie neuromuscolari);

m)     epatopatie croniche.

  • Soggetti di età pari o superiore a 65 anni.
  • Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
  • Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.

Persone che possono trasmettere l’infezione a soggetti ad alto rischio:

  • Medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali.
  • Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato).

Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori:

  • Forze di polizia
  • Vigili del fuoco
  • Altre categorie socialmente utili potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa; a tale riguardo, è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell’offerta a tali categorie.
  • Infine, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.

Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:

  • Allevatori
  • Addetti all’attività di allevamento
  • Addetti al trasporto di animali vivi
  • Macellatori e vaccinatori
  • Veterinari pubblici e libero-professionisti
Altre categorie
  • Donatori di sangue
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