Aprile 2017
EDITORIALE
Aprile 2017
Le “i” che ci guidano
Un’insegna, una croce verde a voi ben nota, rassicurante, la “i” di iFarma che idealmente attraversa il caduceo. Anticipiamo il rilievo: oddio, un nuovo mensile, ancora una storia di carta, ma la carta non è residuale? E ancora, perché costringerci a leggere, con il tempo che ci manca per fare quasi tutto? Domanda lecita, risposta immediata: mai può essere residuale un medium che muove dall’intelligenza, che invita alle riflessioni, sempre utili, e al confronto. A più voci.
iFarma, il nuovo nato che avete nelle mani, viene da lontano ma non dà per inaffrontabile il nuovo che si profila, a volte incombe. Le innovazioni sono rapide, si succedono in un amen: le nuove frontiere propongono barbari ai confini, per una realtà tutta da indagare, a partire dai primi quesiti: internet va vissuto come un nemico assoluto, Amazon come un avversario incontenibile perché potrebbe consegnare a domicilio anche i farmaci? Ragioniamone.
L’alchimia di ogni giornale, iFarma non fa eccezione, muove da quel che più conta, le idee, avendo ben ferme le idealità, come istruzioni per l’uso consapevole del nostro esistere. Ci riferiamo a un bugiardino non ministeriale, con indicazioni inderogabili, in coscienza. Una bussola indicativa, anzi orientativa. Si prosegue con l’indipendenza, che non è semplice equidistanza, ma un momento alto di responsabilità. Illuminismo è un’altra parola chiave, in un secolo che ci appare da rischiarare, in nome di una rinnovata civiltà. Quantomeno di modi. Le idee altrui valgono le nostre, sono da soppesare. Pubblicamente.
Per questo ci occuperemo, senza infingimenti, dei temi e degli interpreti che hanno a cuore salute e sanità, senza pregiudizi. Tratteremo anche le istituzioni, declinate senza riverenza. La farmacia è attesa a nuove imprese, a partire dal suo essere un’entità non più soltanto familiare, legata a un capitalismo conservativo. Irrompono nuove ipotesi di lavoro, irrinunciabili. Vanno valutate, disciplinate con anticipo, possono valere anche la resa, se ci si sente imbelli. L’intelligenza imprenditoriale è e sarà una nuova forma d’ingegno. Oltre che di impegno.
Un giornale a questo può servire, nella pluralità dei contributi, pronto nelle indicazioni, ricco di informazioni, mai di illazioni. Ispiratore di ipotesi di lavoro interattive perché il Sistema sanitario le sollecita, senza mai poterle imporre. Integrazione come valore, parola d’ordine, innovazione come necessità imprescindibile.
iFarma sarà tutto questo grazie a voi, al vostro sentire di farmacisti, di una base operosa, talvolta sotto inchiesta e sotto attacco, una realtà indispensabile a dispetto degli ingrati. Insieme è un avverbio che ci piace, giustifica la sfida. Soprattutto all’Italia, Paese che tende all’immobilismo.
Da ultimo vi propongo “i” come Ismaele, con una punta di narcisismo impastata di autoironia, perché posso permettermelo: difendo da sempre l’istituzione farmacia, una delle poche strutture integre e funzionali al servizio degli italiani. Chiudo con un impulso: ci attendono nuove strade, tutte trafficate, impegnative ma non infruttose. Insieme, lo ribadisco, potremo fare molto.
ISMAELE PASSONI
Editore