Analizzare le vendite
Analizzare le vendite
Dopo diverse puntate su come preparare il terreno, vediamo finalmente come analizzare i risultati del nostro operato, ovvero le vendite
12 settembre 2024
di Alessandro Venturi,
Antica Farmacia Lugaresi,
Alfonsine (RA)
Fino a quando ci soffermiamo su un solo prodotto, l’operazione è abbastanza semplice, ovvero visualizzando la scheda di Banca dati o di Magazzino e cliccando sul pulsante Statistiche (Figura 1) verranno mostrati il numero dei pezzi venduti o acquistati mensilmente/settimanalmente/ultimi giorni.
Questa informazione è sicuramente utile nella gestione di un singolo prodotto, magari particolare (un cosmetico, un nuovo prodotto, un prodotto vecchio ecc.) dove il dato puntuale è sufficiente a rispondere alle nostre esigenze. Nella finestra di Figura 2 vediamo le vendite mensili (o i progressivi), potendo anche cambiare l’anno, le vendite delle ultime settimane e dei singoli giorni.
I Raggruppamenti
Quando dobbiamo invece analizzare una tipologia di prodotti, o un semplice gruppo di essi, ecco che dobbiamo usare altri strumenti in grado di aggregare i dati.
Per prima cosa, richiamiamo una funzione che in questa serie di articoli abbiamo spesso citato, i Raggruppamenti. Come ormai abbiamo ben imparato, i Raggruppamenti permettono di gestire una serie di singoli prodotti in modo da poterli analizzare in modo complessivo.
Quando apriamo una schermata di un Raggruppamento, vediamo incolonnati i singoli prodotti e le uscite divise per anno solare. In basso vediamo il dato totale per tutti i prodotti presente in elenco. Occorre prestare particolare attenzione alla spunta in alto a destra per i prodotti in giacenza. Infatti, l’elenco dei prodotti è dinamico, ovvero c’è la possibilità di visualizzare solo i prodotti con giacenza positiva (utile nel caso si vogliano vedere i prodotti in casa) oppure i prodotti facenti parte del medesimo Raggruppamento.
Le Statistiche
Per analizzare le vendite dei prodotti utilizzando la gestione di Banca dati (che li divide con diversi parametri: vedremo quali sono) utilizzeremo le Statistiche (Figura 3). In questa prima schermata possiamo scegliere di vedere i dati aggregati e quindi useremo le Statistiche Avanzate (Figura 4).
Accedendo alla funzione, sulla sinistra della schermata possiamo selezionare il periodo da prendere in considerazione (giorni, settimane, mese ecc.), mentre sulla destra possiamo scegliere le diverse tipologie che ci interessa utilizzare per avere il dato aggregato.
Le tipologie di dati aggregati sono ampie (Figura 5) e permettono di poter fare tutte le valutazioni del caso. Una volta scelto il tipo di dato aggregato, è possibile effettuare un “esploso” del dato, approfondendo in modo più specifico ogni informazione fino ad arrivare al singolo prodotto. Come farlo è abbastanza intuitivo, grazie ai pulsanti presenti all’interno delle finestre dei risultati in grado di espandere le voci e offrire un dato più dettagliato, mentre l’utilizzo del tasto destro, in un elenco (Figura 6), permette di avere all’opposto un’aggregazione del dato.
Un utilizzo costante delle Statistiche è importante, poiché permette di vedere l’andamento della vendita (o dell’acquisto) dei prodotti grazie al confronto tra periodi (utilizzando le diverse possibilità con i pulsanti in alto di confronto, vedi Figura 7) ed è un metodo utilissimo per verificare se le strategie di vendita hanno portato o meno a dei risultati.
Vediamo un primo pulsante per il Confronto progressivo, ovvero dal primo giorno (o settimana, o mese) dell’anno a quello attuale vs. pari periodo dell’anno precedente; un Confronto con l’anno precedente inerente al periodo selezionato, un Confronto con un periodo precedente (se è selezionato un mese fa, il confronto con il mese precedente); un Confronto selettivo permette infine di selezionare in modo del tutto personale il periodo.
Il pulsante Percentuale/Euro permette di cambiare i valori dei confronti in percentuale invece che in valore assoluto.
Non ci resta altro che analizzare queste informazioni per trarne le adeguate considerazioni, ma soprattutto avere la costanza di monitorare le variazioni nel tempo.
Buon lavoro!
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