Le scelte che conviene fare quest’anno
IL FISCO
Le scelte che conviene fare quest’anno
Novità, nella Legge di bilancio, per le persone fisiche e per i titolari di reddito di impresa. «Chi ha intenzione di effettuare cessioni di quote o alcuni tipi di investimenti, credo debba scegliere di farlo ora, perché le condizioni sono molto vantaggiose», ci dice Arturo Saggese, commercialista di Puntofarma
21 gennaio 2021
di Carlo M. Buonamico
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Quali sono le principali novità introdotte dalla Legge di bilancio per le farmacie?
La Legge di bilancio ha introdotto diverse novità e ne ha confermate altre. Si tratta infatti dell’ultimo di una serie di interventi normativi che si sono susseguiti anche in risposta alla pandemia da Covid-19. Le novità riguardano sia le persone fisiche sia i titolari di reddito di impresa. I farmacisti possono essere interessati sia dalle une sia dalle altre. Le farmacie, avendo dei titolari, per la determinazione corretta del proprio reddito valutano anche degli investimenti di carattere personale, con le conseguenti agevolazioni che ne possono derivare. Partiamo da quelle inerenti i fabbricati, che sono state di fatto confermate. Mi riferisco al bonus ristrutturazioni, agli ecobonus per la riqualificazione energetica, al bonus verde, al bonus arredi. Poi c’è il ben noto “110 per cento”. Per queste misure è stato stabilito un differimento dei termini e quindi una riapertura con una scadenza più in là nel tempo.
Per quanto riguarda le imprese, e quindi le farmacie, non dobbiamo dimenticare la rivalutazione delle quote di partecipazione. Nel caso classico di cessione di quote di partecipazione da parte del titolare è stata confermata l’aliquota dell’11 per cento a titolo di imposta sostitutiva. È stata poi estesa la portata del 3 per cento di riallineamento dei valori dei cespiti e dei beni immateriali, grazie all’inserimento del valore di avviamento.
A proposito di questo riallineamento, quali opportunità possono cogliere le farmacie?
Chi al 31 dicembre 2019 ha iscritto a bilancio un avviamento commerciale può ripristinarlo anche come valore fiscale pagando solo il 3 per cento, portandolo così in ammortamento come deduzione dal reddito nell’arco di 18 anni. Ciò andrà a impattare in modo significativamente positivo sul reddito del titolare.
Cosa possiamo dire in termini di stimolo a nuovi investimenti?
Partiamo dal presupposto che le riconferme per nuovi investimenti sono, in senso generale, il credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi o il capitolo delle misure relative al 4.0. Superammortamento e iperammortamento sono stati sostituiti da un credito di imposta che in alcuni casi arriva fino al 50 per cento. Ciò che più può avvantaggiare le farmacie è l’immediata utilizzabilità di questo credito. Possono beneficiare di questo credito di imposta anche gli investimenti relativi all’acquisto di magazzini automatizzati. I farmacisti possono comprendere facilmente che oltre al vantaggio fiscale, ciò rappresenta anche l’opportunità di riorganizzare il lavoro e il personale all’interno della farmacia, a vantaggio della professione.
Ci sono poi crediti riconosciuti solo in alcune zone d’Italia, come il “bonus Sud”, che prevede il riconoscimento di un ulteriore credito di imposta, pari al 45 per cento in alcune aree del Mezzogiorno, che si somma a quello del 4.0. Chi ha intenzione di effettuare questo tipo di investimenti, credo debba scegliere di farlo oggi, perché le condizioni sono molto vantaggiose.
Esistono delle misure a cui possono fare riferimento le farmacie che dovessero trovarsi in difficoltà?
I vari decreti di cui ai Dpcm che si sono susseguiti nei mesi scorsi hanno introdotto strumenti per facilitare l’accesso al credito. Si pensi ai finanziamenti fino a 30mila euro garantiti al 100 per cento, erogati per tamponare situazioni di criticità. Vi sono anche opportunità di finanziamento più importanti che prevedono l’intervento di fidi o Sace (società per azioni del gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti, specializzata nel settore assicurativo-finanziario), che possono dare ossigeno alle farmacie. Si possono cioè mettere in atto operazioni di consolidamento a medio-lungo termine nel caso in cui la farmacia sia troppo esposta nel breve periodo.