DOC Generici rilancia la collaborazione con Pharmercure.com per garantire assistenza e supporto a cittadini e farmacie, in questo delicato momento di ripresa graduale. L’iniziativa, nata in fase di lockdown, con l’obiettivo di limitare gli spostamenti delle persone e quindi contenere il rischio di contagio da coronavirus, prevede la consegna gratuita al domicilio di farmaci e prodotti da banco ordinati attraverso la piattaforma Pharmercure.com. Il servizio è attivo dal 19 Maggio al 4 Luglio 2020 con 3.000 consegne gratuite messe a disposizione dalla collaborazione dell’azienda e della web app.

Nell’aprile scorso, DOC Generici aveva avviato la sponsorizzazione della consegna gratuita nei comuni di Milano, Lecco e Como. Oggi, l’azienda ha deciso di prolungare il sostegno all’iniziativa nelle tre città della Lombardia ed estendere il progetto ad altre 8 città di altre regioni: Torino, Ivrea, Udine, Parma, Novara, Roma, Asti e Napoli.

Accedere al servizio è molto semplice: sarà sufficiente collegarsi al sito www.pharmercure.com e ordinare i farmaci da banco o prescritti dal medico, indicando il proprio indirizzo. Il farmaco verrà consegnato al domicilio senza spese aggiuntive a carico del cittadino Grazie al contributo non condizionato di DOC Generici.

I dati relativi alle consegne effettuate in aprile e maggio per le città di Milano, Como e Lecco sono stati molto incoraggianti. Pharmercure ha, infatti, rilevato una crescita esponenziale del numero di richieste di consegna a domicilio da parte dei pazienti, il che ha incoraggiato DOC ad ampliare il servizio e rafforzare la partnership.

«Sin dalla Fase 1 dell’emergenza sanitaria, DOC si è impegnata a dare il proprio contributo alla comunità sponsorizzando iniziative volte a mantenere il distanziamento sociale e a proteggere le persone più fragili dal rischio del contagio. – ha dichiarato Riccardo Zagaria, CEO di DOC Generici – L’iniziativa consente di fronteggiare al meglio anche la “Fase 2” e preservare la salute dei cittadini, in particolare della categoria di persone più vulnerabili, ai quali il servizio garantisce accesso al farmaco di cui necessitano, proteggendoli dal rischio di contagio».