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A Roma apre la prima farmacia di strada

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A Roma apre la prima farmacia di strada

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Al via il secondo step del progetto "Farmacia di strada", nato dall'intesa tra Assogenerici, Fofi, Banco Farmaceutico e Medicina Solidale. Dopo un anno in cui sono stati donati farmaci per un controvalore di oltre 88.000 euro, si inaugura a Roma il primo punto di dispensazione.

17 settembre 2019

di Carlo Buonamico

Nato nel 2018, il progetto “Farmacia di strada”, prosegue il suo cammino. Dopo un anno in cui le aziende farmaceutiche hanno donato circa 9 mila confezioni di medicinali per un controvalore di oltre 88.000 euro, l’iniziativa fa un salto di qualità e apre il primo punto di dispensazione sul territorio.

A beneficiarne saranno le persone più bisognose di Roma, che potranno recarsi in via della Lungara presso il centro di accoglienza gestito dai volontari del carcere Regina Coeli. Anche questo aspetto è indice di come l’iniziativa “Farmacia di strada” sia nata e cresca grazie alla sinergia di tanti interlocutori: Assogenerici, Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Fondazione Banco Farmaceutico e Medicina solidale.

Ma come funziona la dispensazione dei farmaci a chi ne ha bisogno e non può permettersi di acquistarli? Le persone interessate devono rivolgersi ai medici dei sei ambulatori di Imes (Istituto di Medicina Solidale) che, dopo averli visitati, dispensano i farmaci più appropriati alle condizioni di salute del paziente. Da oggi al punto di dispensazione di via della Lungara.

“Farmacia di strada” è un progetto che nel suo primo anno di vita ha permesso di dare aiuto a circa 15 mila persone che hanno potuto beneficiare di una primaria assistenza sanitaria e farmaceutica, proprio grazie alle donazioni di medicinali da parte delle 17 aziende farmaceutiche che hanno aderito al progetto. Secondo i dati di Banco Farmaceutico, in primis, quelle aderenti ad Assogenerici, che ne hanno donato farmaci per oltre 66 mila euro, seguite dalle altre aziende che hanno contribuito per circa 22 mila euro.

Come riferisce a iFarma una fonte di Medicina solidale, sarebbe auspicabile che il progetto non si fermasse qui perché la domanda di assistenza sanitaria e farmaceutica anche estremamente di base è molto più elevata dell’offerta. Se questo primo punto di dispensazione avrà successo, sarà più semplice pensare a iniziative analoghe anche in altre città.

Così ha commentato il presidente di Fofi, Andrea Mandelli in occasione della presentazione del punto di dispensazione: “Questa è una delle occasioni in cui è forte la sensazione di fare qualcosa che fa la differenza per chi riceverà questo servizio. Siamo abituati a considerare l’accesso alle cure come un fatto scontato, grazie al nostro Ssn, ma questa iniziativa delle farmacie di strada ci ricorda che anche oggi per molti ottenere un farmaco è un lusso. Da sempre i farmacisti sono sensibili al richiamo della solidarietà, a livello personale e, anche su impulso della Federazione, attraverso iniziative organizzate. Va in questa direzione la collaborazione con la Fondazione Banco Farmaceutico, e l’istituzione dell’Associazione Farmacisti Volontari nella Protezione Civile, che oggi è una componente importante della “macchina dei soccorsi” in caso di calamità. La solidarietà, il volontariato, sono una caratteristica del nostro Paese, e i farmacisti sono pienamente inseriti in questa tradizione. Giusto, quindi, ricordare la silenziosa ma preziosa opera in questa iniziativa dei colleghi Luca Pagano, Fabrizio Squarti, Tonino Frongia, Maria Luisa Andracchio, Daniela Basoccu e Maria Francesca Mandarino.

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