“Recupera e Respira”: un successo per l’ambiente
L’INIZIATIVA
“Recupera e Respira”: un successo per l’ambiente
Chiesi Italia e Regione Friuli-Venezia Giulia presentano i numeri a due anni dall’inizio del progetto: raccolti e smaltiti più di 73mila inalatori, 360 farmacie aderenti e un tasso di raccolta al 25,2 per cento
14 novembre 2024
a cura della Redazione
Sono oltre 73mila gli inalatori respiratori raccolti e smaltiti in Friuli Venezia Giulia nell’ambito del progetto “Recupera e Respira”, ideato e promosso da Chiesi Italia e Federfarma, con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa è patrocinata da Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia), Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani) e Fofi (Federazione Ordini farmacisti italiani), con la collaborazione di Assinde, società di coordinamento e raccolta dei resi farmaceutici.
“Recupera e Respira” nasce come risposta all’impegno di Chiesi – Società Benefit con certificazione B Corp, che ha integrato la sostenibilità nel proprio piano strategico – di raggiungere Zero Emissioni Nette di gas a effetto serra (GHG) entro il 2035 e si propone di modificare le abitudini nello smaltimento degli inalatori incoraggiando i pazienti a non gettare i dispositivi medici nella raccolta indifferenziata, ma a restituirli in farmacia per il loro corretto smaltimento.
I propellenti (HFA) degli inalatori spray utilizzati per il trattamento delle malattie respiratorie più diffuse sono classificati come gas serra. Sebbene rappresentino meno dello 0,1 per cento delle emissioni a livello globale, “Recupera e Respira” si propone di eliminare anche queste minime tracce grazie al processo di termovalorizzazione. La raccolta interessa inalatori spray e polvere per il trattamento di asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), non solo di Chiesi ma di tutte le aziende farmaceutiche del mercato di riferimento.
Dall’avvio del progetto due anni fa, le farmacie territoriali presso le quali sono stati collocati i box per la raccolta dei dispositivi sono state 360 e il tasso di recupero degli inalatori, sul totale di quelli con doppia associazione ICS/LABA, è del 25,2 per cento. Il secondo anno ha visto un incremento dell’attenzione da parte della cittadinanza, che si è tradotto in un aumento degli inalatori recuperati e smaltiti in impianti certificati a temperature superiori ai 1.100 gradi centigradi, rendendone inerti tutti i componenti. La raccolta e la termovalorizzazione certificata permettono di limitare l’effetto della dispersione in atmosfera dei residui di gas propellenti HFA contenuti negli spray, generando inoltre energia elettrica per la rete regionale.
«Chiesi si impegna a migliorare la qualità della vita delle persone e quella dell’aria», ha dichiarato Raffaello Innocenti, CEO & Managing Director Chiesi Italia. «Siamo infatti consapevoli che una salute migliore per tutti può essere raggiunta anche attraverso un modo di pensare e di fare impresa responsabile, che integra nelle proprie scelte non solo la variabile economica, ma anche quelle sociale e ambientale. Siamo orgogliosi di aver contribuito alla creazione di un modello virtuoso che ha coinvolto l’intera filiera della salute e i risultati raggiunti finora ci spingono a continuare anche nel 2025».
«Il successo di questo progetto pilota partito due anni fa, con il Friuli Venezia Giulia prima Regione ad aderirvi, è per noi motivo di orgoglio. I risultati raggiunti producono un doppio impatto positivo: la sensibilizzazione verso un corretto smaltimento dei rifiuti e un vantaggio sull’ambiente limitando la dispersione dei residui di gas in atmosfera e generando invece energia elettrica attraverso la termovalorizzazione», ha commentato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. «Ringrazio Chiesi Italia e Federfarma, oltre alle 360 farmacie distribuite sull’intera regione che partecipano alla raccolta, per come è stata organizzata l’attività che ha creato sul territorio un modello virtuoso con la filiera della salute».
«La farmacia rappresenta sempre più il presidio sanitario di prossimità per eccellenza, punto di riferimento per i cittadini sui temi di salute. I farmacisti, in qualità di professionisti del farmaco, ricoprono un ruolo centrale nell’azione di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale relativi all’uso consapevole dei farmaci e sul loro corretto smaltimento», ha sottolineato Marco Cossolo, presidente Federfarma. «Gli ottimi risultati raggiunti dal progetto, e quelli ancora più promettenti che si prospettano con il prosieguo dell’iniziativa, testimoniano che un farmacista formato e preparato, insieme a un cittadino sensibile e responsabile, formano una squadra in grado di costruire insieme una nuova cultura della sostenibilità».
Dell’iniziativa “Recupera e respira” abbiamo parlato durante il roadshow “Farmacia sostenibile”, organizzato quest’anno con Chiesi Italia, che si è concluso di recente a PharmEvolution. Oltre a questa iniziativa, Chiesi sta promuovendo presso le farmacie un interessante percorso per analizzare, misurare e ridurre le emissioni di anidride carbonica nelle farmacie. Trovate tutte le informazioni sul sito www.lafarmaciasostenibile.com.