Maggio 2017
EDITORIALE
Maggio 2017
Vinca il migliore
Tempo fa, a una cena organizzata da un’azienda farmaceutica, un collega giornalista di settore ci diceva che sui giornali di categoria non si doveva, secondo lui, prendere posizione sulle elezioni di Federfarma. Abbiamo ribattuto che è invece opportuno, a nostro parere, che editorialisti e direttori, come accade anche sui maggiori quotidiani, manifestino le proprie opinioni. Ammesso che opinioni le abbiano o anche soltanto un minimo interesse per le sorti della categoria a cui il giornale si rivolge. Noi di iFarma questo interesse lo abbiamo, eccome. Come sottolinea l’editore nella sua rubrica a pagina 80, ci consideriamo da sempre parte della categoria, lo siamo in effetti, con genitori, consorti, fratelli, figli titolari di farmacia. Il servizio delle Iene fa imbestialire anche noi: il farmacista è considerato solo un costo, quando sappiamo bene quale prezioso servizio assicuri ogni giorno sul territorio. Sui social abbiamo letto le testimonianze di alcuni rurali sussidiati, indignati, che hanno raccontato cosa significhi il sacrificio quotidiano in una piccola farmacia. Gli arresti domiciliari li chiamava il mio babbo, che era di turno una settimana ogni tre al mare, naturalmente anche in inverno. Un’opinione quindi ce l’abbiamo eccome su quanto la farmacia sia stata negli ultimi anni troppo poco difesa, su quanto sia passato sempre e solo il messaggio sbagliato della casta benestante e mai quello del servizio che – in mano in larghissima parte ai privati – è un fiore all’occhiello per la comunità e per il Servizio sanitario. Altro che distribuzione diretta e strutture pubbliche in cui i conti non tornano mai. Vorremmo che il ruolo dei farmacisti sul territorio fosse universalmente riconosciuto, ancora non è così e qualche colpa evidentemente la categoria ce l’ha. Come scrive Giorgio F. Pintus a pagina 4, le elezioni di Federfarma si giocheranno soprattutto sul passato, che però conta, deve contare perché il futuro possa essere diverso. Innanzitutto la partita si giochi ad armi pari e quindi si sciolga una volta per tutte il nodo della candidabilità della presidente uscente, come abbiamo già sollecitato su iFarma. Poi sarebbe utile un confronto diretto sui contenuti dei programmi, per capire meglio chi vale di più, al di là degli annunci. Al momento di andare in stampa non sappiamo ancora se ci sarà consentito di organizzare a Cosmofarma, come abbiamo chiesto, un dibattito tra Annarosa Racca e Marco Cossolo alla presenza di tutti i principali giornalisti del settore. Sarebbe interessante, non credete? Noi sulle due squadre un’idea ce la siamo fatta perché seguiamo da anni il lavoro sindacale di molti dei partecipanti a questa sfida. Ora tocca a voi. Vi raccontiamo su questo numero, a pagina 18, la madre di tutte le sconfitte sindacali, quella sulla remunerazione; lasciamo inoltre spazio al commento di un farmacista che il sindacato lo conosce bene, Maurizio Guerra, sul programma della cosiddetta “opposizione”. Ci preme però che tutti i 18.000 titolari riflettano e si facciano un’idea chiara su chi dovrà guidare la categoria nei prossimi anni, su chi può avere le competenze, l’entusiasmo e anche la squadra in grado di difendere la farmacia e la professione in battaglie complesse. È una partita che vi riguarda moltissimo anche se poi, purtroppo, saranno soltanto i 238 delegati a votare. Chiedete loro però – questo dovete assolutamente farlo – per chi voteranno e perché. Ed entrate nel merito dei contenuti dei programmi, non fermatevi alle apparenze. Schieratevi insomma, tutti 18.000, da una parte o dall’altra, non lasciate che queste elezioni, importantissime, vi passino sopra alla testa.
E poi vinca il migliore.
LAURA BENFENATI
Direttore Responsabile, farmacista e giornalista professionista, da anni direttore delle più note riviste del settore