E-commerce: dall’Europa sfide e opportunità per le Pmi italiane
Il DIGITALE
E-commerce: dall’Europa sfide e opportunità per le Pmi italiane
Il convegno Netcomm di martedì scorso, dedicato al commercio digitale letto attraverso la complessità della concorrenza internazionale e dell’adeguamento alle norme europee, fornisce spunti e indicazioni ai decisori per permettere alle imprese italiane di competere ad armi pari nel mercato europeo
11 luglio 2024
di Claudio Buono
Nell’attuale contesto geopolitico ed economico, le aziende italiane si trovano a dover gestire dinamiche di mercato sempre più complesse. Per discutere le implicazioni delle nuove normative europee nell’ottica di una crescita delle imprese del Paese, Netcomm, il Consorzio del commercio digitale italiano, ha riunito rappresentanti istituzionali, manager aziendali ed esperti del settore in occasione del convegno “Commercio digitale: trasformare la complessità in opportunità per imprese e consumatori. Le normative europee per favorire l’innovazione, l’etica e la competitività dell’ecosistema digitale” che si è tenuto martedì a Roma, presso la Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva.
L’incontro ha dato vita a un confronto sulle sfide attuali poste dalla concorrenza internazionale, nonché a numerose considerazioni circa la modalità con cui affrontare tali sfide al fine di garantire la crescita delle imprese e la soddisfazione dei consumatori.
La regolamentazione è positiva per le imprese
Il presidente di Netcomm Roberto Liscia nel suo intervento introduttivo ha sottolineato che «il Digital Services Act (DSA), il Digital Markets Act (DMA) e l’Artificial Intelligence Act (AI Act) mirano alla creazione di un terreno di gioco equo e rappresentano un tentativo significativo dell’Unione Europea di regolamentare il comparto delle vendite on line, dei servizi digitali e le attività di comunicazione, in modo da garantire maggiore sicurezza, trasparenza e responsabilità a beneficio dei cittadini e dei consumatori». Liscia ha poi aggiunto che «una regolamentazione trasversale può senz’altro generare implicazioni positive per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese italiane, che possono fare leva sulla qualità e l’innovazione dei loro prodotti per aumentare il livello di competitività, anche alla luce della concorrenza generata dai nuovi attori commerciali provenienti dall’Estremo Oriente, e che se sapranno cogliere le opportunità offerte da questo nuovo quadro regolatorio potranno accedere a mercati più sicuri e trasparenti».
Favorire un sistema di tutela
Le evidenze del Delivery Index, la seconda edizione della ricerca Netcomm che monitora i volumi delle spedizioni e-commerce in Italia, pongono l’accento sulla significativa concentrazione dei volumi di vendita, con l’80 per cento degli acquisti on line degli italiani focalizzato sui siti dei 10 merchant più popolari (il primo italiano figura solo in nona posizione). Una concentrazione dovuta anche alla concorrenza da parte di operatori stranieri non sempre conforme alle normative europee cui sono soggette le aziende del nostro Paese.
Netcomm, per voce del suo presidente, auspica dunque un coordinamento tra le autorità regolatorie sovranazionali, onde limitare le potenziali difformità nei controlli e nelle sanzioni applicati nei diversi Paesi dell’UE. Le istituzioni europee sono chiamate ad allineare le normative dei diversi Paesi membri al fine di garantire un livello di supervisione coerente e uniforme su tutto il territorio. Solo così sarà possibile offrire alle imprese un quadro regolatorio chiaro e omogeneo su cui basare i propri piani di adeguamento e sviluppo.
Iniziative a sostegno delle imprese
Per conformarsi alle nuove normative, le PMI italiane necessitano di risorse, investimenti e competenze specialistiche. Tra le principali sfide, spiccano la necessità di affrontare costi per la messa in conformità o l’implementazione delle strutture predisposte all’adeguamento alle nuove regole, nonché l’urgenza di affrontare la concorrenza globale attraverso un impegno continuo verso l’innovazione. Allo scopo di garantire che tutte le aziende possano competere ad armi pari nel mercato europeo, Netcomm propone una serie di iniziative concrete che il Governo e i ministeri competenti dovrebbero adottare per aiutare le piccole e medie imprese italiane a raggiungere la compliance con le nuove norme. Queste misure includono politiche di supporto e di finanziamento per la digitalizzazione dei canali di vendita, programmi di formazione orientati al digitale, politiche mirate alla protezione dei dati, strategie di collaborazione tra soggetti pubblici e privati a favore dell’intero sistema Paese e, infine, il rafforzamento della collaborazione e del coordinamento tra le autorità nazionali con una forte implementazione delle attuali strutture.