580 milioni di euro: imponente investimento in Italia di Johnson & Johnson
LA FILIERA
580 milioni di euro: imponente investimento in Italia di Johnson & Johnson
In particolare, J&J Innovative Medicine intende destinare 125 milioni al potenziamento dello stabilimento di Latina, sito strategico per la produzione e la Ricerca e sviluppo della multinazionale. L’annuncio si inserisce in un piano più ampio di crescita di investimenti nel nostro Paese
20 giugno 2024
a cura della Redazione
580 milioni di euro, di cui 125 andranno a sostenere un aumento della capacità produttiva dello stabilimento di Latina e a costruire le competenze per il futuro. Nei prossimi cinque anni Johnson & Johnson Innovative Medicine intende investire in Italia una cifra decisamente imponente. L’annuncio si inserisce in un piano strategico di crescita degli investimenti in Italia del 9,2 per cento ogni anno nel periodo 2019-2023, tre volte superiore rispetto alla media del settore farmaceutico (fonte: The European House – Ambrosetti), tradotto in un incremento del 15 per cento dell’occupazione negli ultimi cinque anni, per un totale di circa 1.400 dipendenti in tutto il Paese.
Una scelta strategica
Il sito di Latina è una parte importante della catena di approvvigionamento globale di Johnson & Johnson, con una produzione di più di quattro miliardi di compresse all’anno per circa 30 prodotti diversi, il 97 per cento della quale è destinato all’export. Il piano di investimenti consentirà un aumento della capacità produttiva di oltre il 25 per cento. «Stiamo potenziando le nostre capacità per servire un maggior numero di pazienti con prodotti innovativi», ha affermato il general manager dello stabilimento, Jorge Lopez. «Latina è stato riconosciuto come sito 4IR (Industria 4.0) dal World Economic Forum proprio grazie al nostro impegno per l’innovazione e la sostenibilità».
La forte attenzione alla Ricerca e Sviluppo di Johnson & Johnson è confermata dagli importanti investimenti nel nostro Paese degli ultimi cinque anni: quasi 50 milioni di euro (+11,7 per cento ogni anno dal 2019), tradotti nel solo 2023 in 114 studi clinici e collaborazioni di Johnson & Johnson Innovative Medicine con molti centri di ricerca italiani. «Dal 1975 – ha ricordato Mario Sturion, managing director di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia – siamo un’azienda fortemente radicata in Italia. Con questo straordinario investimento rafforziamo il nostro impegno concreto per favorire e aumentare l’attrattività e la competitività del Paese, rafforzando la ricerca e la produzione farmaceutica di eccellenza».
Le parole della politica
Per il ministro delle Imprese e del Made In Italy Adolfo Urso, grazie agli investimenti in ricerca e innovazione il settore farmaceutico è diventato un nuovo modello di crescita del made in Italy: «Una crescita trainata per il 60 per cento dalle aziende estere e che consente una crescita parallela del tessuto produttivo locale coinvolto nella filiera».
Dal canto suo il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha ricordato come «il polo farmaceutico del Lazio ha un ruolo cruciale. È un settore che punta sulla qualità, come dimostra il livello del personale impiegato e il grande investimento nei settori della ricerca e dello sviluppo. L’obiettivo per il futuro resta quello di rafforzare ulteriormente il settore farmaceutico e biomedicale e lanciare come progetto strutturale il Rome Technopole, anche grazie alle risorse che arrivano dal PNRR, dando così nuova linfa al settore industriale e costruendo allo stesso tempo risposte concrete ai bisogni di salute delle persone in ambito diagnostico e terapeutico».
«Poter vantare sul territorio laziale la presenza di un’azienda di tale portata è di estrema rilevanza per la nostra comunità», ha dichiarato il presidente della Commissione Bilancio del Senato, Nicola Calandrini. «La nostra sfida in Commissione Bilancio è quella di promuovere una diversa contabilizzazione della spesa sanitaria al fine di poter considerare una parte delle risorse destinate alla tutela della salute come investimento e non come un costo corrente».
«L’annuncio degli investimenti di Johnson & Johnson – per il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani – è un’ulteriore prova che l’industria farmaceutica nel complesso continua a credere saldamente nel nostro Paese. Non è un caso che la produzione abbia superato i 50 miliardi di euro, con un export di 49. Export che a Latina ha toccato i 2 miliardi nel primo trimestre 2024, +41 per cento rispetto al 2023, consolidando la prima posizione nel Paese. In Italia poi l’occupazione farmaceutica, soprattutto di giovani e donne, continua a crescere, raggiungendo i 70.000 addetti. Questi risultati – ha rimarcato Cattani – sono il frutto degli investimenti, oltre 3,5 miliardi in totale, che dimostrano il profondo radicamento sul territorio di imprese a capitale internazionale e nazionale. Con nuove regole in grado di attrarre investimenti si potrà fare ancora di più. Una strada che il governo italiano sta percorrendo, perché considera importante e strategico il settore delle Life Sciences».