Conte (Farmacieunite): «Non vogliamo ruoli che non ci appartengono»
LA REPLICA
Conte (Farmacieunite): «Non vogliamo ruoli che non ci appartengono»
20 giugno 2024
a cura della Redazione
La farmacia dei servizi e le nuove competenze dei farmacisti a favore del cittadino: un tema che non smette di accendere il dibattito. Una delle ultime occasioni ha visto il presidente del sindacato nazionale Farmacieunite, Federico Conte, rispondere tramite comunicato stampa all’articolo sul Il Sole 24 Ore di Ettore Capoluongo e Marcello Ciaccio, ordinari di Biochimica Clinica delle Università Federico II di Napoli e di Palermo: “Diagnostica di laboratorio e farmacia dei servizi: quale modello possibile per coniugare appropriatezza clinico-diagnostica e sostenibilità”.
Un punto trascurato: la capillarità delle farmacie
«Ho letto con attenzione l’intervento – ha dichiarato Conte – e non posso esimermi dal rispondere, iniziando da un aspetto fondamentale non considerato nell’articolo, come l’importanza delle farmacie quali punti di accesso essenziali, capillari, nella somministrazione responsabile di test diagnostici e di esami alla popolazione».
Le farmacie non intendono sostituirsi al professionista sanitario, argomenta il presidente di Farmacieunite, ma possono invece offrire una gamma sempre più ampia di test diagnostici ed esami le cui valutazione e interpretazione dei risultati devono rimanere in capo ai professionisti sanitari deputati. Così come l’appropriatezza clinico-diagnostica, che richiede una valutazione approfondita da parte di medici o altri operatori sanitari che possano formulare un piano diagnostico e terapeutico completo in base alle specifiche esigenze del paziente.
La prevenzione e il ruolo nella sostenibilità del Ssn
«La diagnostica di prossimità è un pilastro fondamentale nella prevenzione e nella gestione delle condizioni di salute dei pazienti, ed è innegabile che le farmacie svolgano un ruolo cruciale nell’offrire un accesso comodo, agevole, professionale, vicino al cittadino», mettendo a disposizione «test diagnostici ed esami con strumenti certificati e garantiti, assicurando la certezza e l’accuratezza nei risultati». Nella sua replica Conte cita come esempio l’utilità e la comodità degli screening – colon-retto, diabete, ipertensione, ipercolesterolemia – effettuati diffusamente sul territorio dalle farmacie, spiegando all’utenza l’importanza della prevenzione e della cura della salute. «Poi spetta agli altri professionisti elaborare i risultati e fare gli approfondimenti».
Infine, un altro aspetto fondamentale è rappresentato dalla sostenibilità del sistema sanitario: le farmacie, in collaborazione con altre strutture sanitarie, possono contribuire a ottimizzare l’utilizzo delle risorse e a garantire la qualità e l’efficacia dei servizi diagnostici.