Lombardia: in farmacia cresce il contributo alla salute pubblica
IL CONVEGNO
Lombardia: in farmacia cresce il contributo alla salute pubblica
In un convegno organizzato dalla Federfarma locale e TEH-Ambrosetti, emerge un bilancio lusinghiero per la rete lombarda, un sistema capillare che può contare sulla piena fiducia dei cittadini. Anche se non ancora ben comunicati alla popolazione, attività e servizi sono in aumento, apprezzati soprattutto dai Millenials e dai cittadini metropolitani
23 maggio 2024
di Claudio Buono
La farmacia dei servizi e le prospettive future dell’evoluzione in atto della sanità in Lombardia: questi i temi al centro dell’evento “Verso una piena attuazione della farmacia dei servizi. Quale contributo al miglioramento della qualità di vita dei cittadini”, che si è svolto di recente a Milano su iniziativa di Federfarma Lombardia e The European House-Ambrosetti, con il contributo non condizionante di GSK, MSD, Pfizer e Teva. L’incontro, moderato da Andrea Pancani, vicedirettore di TG LA7, ha visto la presenza dei principali referenti delle Istituzioni regionali e di esponenti Parlamentari nazionali.
Il ruolo fondamentale delle farmacie lombarde
In una sanità sempre più connessa, la capillare rete regionale delle farmacie – con più di 3mila strutture, di cui 928 rurali (in aumento rispetto al 2022) e un totale di 14mila addetti – è diventata sempre più un punto di riferimento per i cittadini lombardi. Già oggi, infatti, i presidi della Regione registrano 800mila ingressi giornalieri, grazie anche a un continuo aumento del numero di servizi e della tipologia di prestazioni offerti.
Con la progressiva implementazione della farmacia dei servizi, le attività realizzate dalle farmacie sono, in effetti, in continuo aumento: a fine aprile 2024, le croci verdi lombarde, oltre all’attività tradizionale di dispensazione dei farmaci, hanno consentito di prenotare più di 1,7 milioni di visite specialistiche, realizzato più di 964.888 operazioni di scelta e revoca del medico di medicina generale e raccolto più di 2,2 milioni di campioni per lo screening del colon-retto. Da sottolineare poi come, nell’ambito del contrasto alle malattie infettive, 822 farmacie abbiano dato un contributo essenziale al Sistema sanitario effettuando quasi 1,4 milioni di vaccinazioni anti-Covid mentre, solo nella stagione appena conclusa, i presidi autorizzati hanno somministrato quasi 200mila dosi di vaccino antinfluenzale; 1.188 sono invece quelli che effettuano il test dello streptococco.
Il livello di conoscenza dei cittadini
Tra i servizi più noti offerti in farmacia, figurano il tampone anti-Covid e il monitoraggio della pressione arteriosa, mentre quelli più utilizzati risultano tampone e vaccino anti-Covid e lo screening del colon-retto. Ciononostante, meno del 30 per cento dei cittadini lombardi è a conoscenza della possibilità di effettuare prestazioni di telemedicina in farmacia. Eppure, a oggi, sono 2mila le farmacie lombarde che offrono questo servizio, con più di 110mila prestazioni erogate nel 2023 (oltre 24mila holter pressori, più di 34mila holter cardiaci e oltre 52mila elettrocardiogrammi), in crescita del 227 per cento rispetto al 2020. Il primo trimestre 2024 conferma il trend, con prestazioni in aumento del 31,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023.
Per quanto concerne la richiesta di telemedicina fra i cittadini lombardi, per Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, questa è in deciso aumento, «segno di un’esigenza realmente sentita dalla popolazione, che ci impegneremo a soddisfare con una proposta ancora più ampia e una comunicazione più puntuale, volta a fare conoscere i servizi disponibili», ha dichiarato, aggiungendo che all’interno della farmacia dei servizi queste prestazioni saranno presto convenzionate con il Ssr: «Ciò costituirà un’opportunità concreta per contribuire a ridurre le liste d’attesa, grazie alla capillarità della nostra rete».
Da rilevare anche il coinvolgimento sempre maggiore delle farmacie nella gestione della cronicità e nel monitoraggio dell’aderenza terapeutica, ma anche a sostegno alle campagne di screening e prevenzione. «Continueremo a impegnarci affinché si possa fare prevenzione tramite le farmacie: lo dimostrano le alte percentuali di adesione agli screening e alle vaccinazioni eseguite in farmacia», ha puntualizzato Racca, svelando come sia pronto anche un progetto per favorire l’aderenza alla terapia, soprattutto nei pazienti cronici.
Farmacisti protagonisti del cambiamento
Quella del farmacista è una figura in continua evoluzione, che – secondo i cittadini lombardi – dovrà sempre più integrarsi e coordinarsi con medici, infermieri e altri professionisti della salute e ampliare le proprie attività, per rispondere ai crescenti bisogni della popolazione, con un forte orientamento alla prevenzione e alla promozione di stili di vita sani e allo sviluppo di competenze su telemedicina e sanità digitale.
Su questo tema si è espresso Andrea Mandelli, presidente Fofi, sottolineando come i farmacisti siano sempre più centrali per il rafforzamento della sanità territoriale che mette al centro il cittadino e i suoi bisogni di salute. «I nuovi servizi che saranno erogati dai farmacisti e rimborsati dal Ssr consentiranno un ulteriore passo in avanti verso la costruzione di un’assistenza di prossimità che punta sulla prevenzione e sulla precocità di intervento per ridurre il peso delle malattie croniche sulla salute dei cittadini e sui costi sanitari, anche grazie all’importante contributo all’abbattimento delle liste d’attesa», ha dichiarato Mandelli.
Il ruolo della farmacia e del farmacista: come lo valutano i cittadini lombardi
Nel corso del convegno al Pirellone sono stati presentati gli esiti principali della survey “Il rapporto dei cittadini lombardi con la farmacia e i farmacisti”, realizzata da The European House – Ambrosetti con SWG intervistando un campione di oltre 1.000 cittadini lombardi di età maggiore di 18 anni. Per cominciare, l’82 per cento degli interpellati ha fiducia nel farmacista e per un cittadino su quattro questa è aumentata dopo la pandemia.
Il 74 per cento dei lombardi frequenta la farmacia ogni mese o quasi e otto cittadini su dieci hanno una farmacia di riferimento che hanno scelto principalmente per la vicinanza alla propria abitazione, la professionalità del farmacista e la flessibilità di orario.
Coloro che più utilizzano i sempre maggiori servizi in farmacia sono i Millenials (i nati tra i primi anni ’80 e la metà degli anni ’90) e i cittadini della Città metropolitana di Milano e della provincia di Monza e Brianza. Riguardo a “Farmacia aperta”, l’applicazione mobile e web che permette di trovare la farmacia aperta più vicina e di prenotare le diverse prestazioni, un cittadino su tre ha almeno sentito parlare di questo servizio e ne dà un giudizio molto positivo (7,41 su una scala da 1 a 10). Negli ultimi 12 mesi, 71.503 utenti – tra cui 2.441 stranieri – hanno consultato la piattaforma.
Sul fronte delle attività di prevenzione, otto cittadini lombardi su dieci vedono con favore la vaccinazione in farmacia, presso la quale il 33 per cento dichiara di essersi sopposto almeno una volta negli ultimi tre anni al vaccino antinfluenzale o anti-Covid. Inoltre, quasi un cittadino su due apprezza l’estensione dell’offerta vaccinale in farmacia a tutti i soggetti di età superiore ai 12 anni prevista dall’ultimo Ddl Semplificazioni.
Da ultimo, con un punteggio di 7,5 su 10 (che sale a 8,2 nelle periferie e nelle aree rurali), i cittadini lombardi valutano molto positivamente il ruolo della farmacia e del farmacista nel Ssn. Pensando all’evoluzione della farmacia, la richiesta che emerge con maggiore forza riguarda l’integrazione con medici, infermieri e altre figure sanitarie nella logica dell’Ambulatorio di prossimità. Il farmacista dovrà poi ampliare le proprie attività – per esempio, di prevenzione, salute mentale e digital health – per rispondere ai bisogni della popolazione.