Una professione viva che guarda al futuro
L’ATTUALITÀ
Una professione viva che guarda al futuro
E i titolari farebbero un grave errore se vendessero ora la farmacia: da un’edizione molto vivace e ricca di Cosmofarma i commenti dei vertici di categoria
24 aprile 2024
di Laura Benfenati
400 aziende partecipanti, 29.811 visitatori, oltre 150 gli appuntamenti ai quali hanno partecipato politici, aziende, docenti, enti di ricerca, professionisti, associazioni di categoria: l’edizione 2024 di Cosmofarma, dedicata al valore umano come valore aggiunto nelle professioni sanitarie, è stata un grande successo. La sintesi della tre giorni bolognese sta tutta nelle parole del presidente della Fofi Andrea Mandelli: «Siamo una professione viva che guarda al futuro», e del presidente di Federfarma Marco Cossolo: «Non esiste momento migliore di questo per avere una farmacia, non esiste momento peggiore per venderla».
Evoluzione e potenzialità della farmacia
Non si era mai vista una sala così stracolma di farmacisti il sabato mattina con tante persone in piedi. E con così tanta carica ed entusiasmo in un momento «felice per la farmacia», come ha sottolineato Maria Soave, moderatrice del convegno istituzionale “L’evoluzione della farmacia e del farmacista, tra nuovi servizi e dispensazione del farmaco: il nuovo percorso oltre la Legge 405/2001”.
Andrea Mandelli ha sottolineato gli effetti dirompenti che avranno provvedimenti come la ricetta con validità 12 mesi per i cronici o la Pcr per il contrasto in farmacia all’antibioticoresistenza. Per non parlare della telemedicina che è già realtà: in sempre più Regioni si effettueranno elettrocardiogrammi e holter cardiaci e pressori in farmacia. Il presidente della Fofi ha sottolineato tre priorità: «C’è un problema di sostenibilità del Ssn, dobbiamo ragionare su una farmacia sempre più della prevenzione, in cui si effettuino screening. Con il point of care e la telemedicina, si può avere un quadro preciso dello stato di salute di una persona». Il secondo punto sottolineato da Mandelli è la carenza di farmacisti: «La scelta di una professione sanitaria come la nostra oggi è coraggiosa. Dobbiamo avere capacità di evolvere nelle nostre strutture, puntare sulla qualità è indispensabile». E poi non si può trascurare l’intelligenza artificiale e il suo impatto sulla farmacia: Fofi su questo sta lavorando a un progetto con il Politecnico di Milano.
Marco Cossolo ha sottolineato con forza che i provvedimenti di oggi sono coerenti con le enunciazioni e la legge di Bilancio ha dato ai farmacisti gli strumenti per concretizzare quanto è stato annunciato nel DM 77. «Il DM 77 prevede la prevenzione primaria in farmacia, ricordiamoci che in Lombardia il 55 per cento dei vaccini antinfluenzali è stato effettuato in farmacia. Perché non gli altri? Oggi si amplia la possibilità di fare tutti i vaccini. Un altro esempio: la telemedicina, che serve per eliminare le liste di attesa, accelerare i processi: la professionalità del farmacista e la capillarità della farmacia sono preziose per questo per il Ssn. Il DM 77 dice che si devono identificare i kpi dei cronici e oggi possiamo fare tutte le analisi ed essere sempre più protagonisti delle attività di prevenzione. Il lavoro è appena iniziato, dobbiamo fare investimenti, cambiare il nostro modo di lavorare, ma non esiste momento migliore per avere la farmacia, non esiste momento peggiore per venderla».
Standing ovation per il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, che riassumendo tutti i provvedimenti di questo Governo che hanno portato risorse alla farmacia e innovazione – primi tra tutti la nuova remunerazione e il passaggio dei farmaci dalla Diretta alla Convenzionata – ha sottolineato: «Oggi non conosciamo le potenzialità che le farmacie potranno esprimere in futuro, ma giocano un ruolo prezioso a sostegno della sanità territoriale. Un esempio: Milena Gabanelli di recente ha ricordato che ci sono un milione di elettrocardiogrammi in lista d’attesa. Si è consapevoli del contributo che potrebbe dare la farmacia?».
I finanziamenti del Pnrr
Di indispensabile collaborazione con le farmacie rurali ha parlato il ministro per gli Affari europei, la Coesione e il Sud Raffaele Fitto, intervenuto al convegno del Sunifar “Il rilancio della sanità territoriale e le misure per il sostegno della farmacia rurale”, dove ha ribadito la necessità di aumento dei servizi nelle aree rurali e l’importanza della collaborazione con le piccole farmacie, sostenute anche dai finanziamenti del Pnrr.
Risorse delle quali ha parlato Nadia Linciano, coordinatrice dell’Ufficio III della Struttura di Missione Pnrr presso la Presidenza del Consiglio, che segue le missioni 5 e 6, quelle su inclusione e coesione sociale e salute: «A oggi sono state finanziate 890 farmacie per un valore superiore a 18,5 milioni di euro e sono state rendicontate 650 farmacie. Ora l’obiettivo è il sostegno a ulteriori 1.500 farmacie rurali in Comuni, frazioni e insediamenti con meno di 5.000 abitanti senza vincolo di localizzazione nelle aree interne, ed entro giugno 2026 ci sarà un nuovo avviso pubblico. La dotazione finanziaria pubblica a disposizione è di circa 80 milioni, è nuovamente prevista la compartecipazione di finanziamento pubblico-privato e quest’ultimo sarà un terzo dell’investimento: il contributo massimo per farmacia sarà 44.260 euro».
Il presidente del Sunifar Gianni Petrosillo ha spiegato quanto nuove risorse arrivino ai farmacisti rurali dalla nuova remunerazione e quanto sia necessario non perdere i finanziamenti previsti dal Pnrr: «Il DM 77 vede nella farmacia una risorsa per la riorganizzazione della sanità territoriale, ma la risposta deve essere necessariamente di rete; servono finanziamenti specifici perché anche le farmacie più deboli possano effettuare tutti i servizi che il nuovo ruolo sul territorio richiede».
Appuntamento ad aprile 2025
Non parliamo qui delle novità proposte dalle aziende in fiera, ve le racconteremo altrove, ma sicuramente molti stimoli ci sono stati sul fronte tecnologico e dei servizi: si è parlato di intelligenza artificiale, di digitale, dei settori cosmetico e nutraceutico che trainano il mercato, di risorse umane, di longevity, violenza di genere, contratto con i giovani farmacisti, di salute animale e molto altro. «Siamo orgogliosi che Cosmofarma sia stata luogo di confronto che ha favorito la trasformazione della farmacia da tradizionale a farmacia dei servizi e che si confermi un momento in cui le aziende vogliono esserci», ha commentato Francesca Ferilli, direttore generale BOS. «È stata un’occasione per riunire la grande community che anima il settore, per mettere al centro il valore umano e guardare con slancio al futuro. Questo ci porta sin da ora a lavorare alla prossima edizione con entusiasmo». Cosmofarma 2025 è programmata dall’11 al 13 aprile.