Vampate, sudorazioni notturne, insonnia, aumento di peso, brain fog, alterata percezione di se stesse, ma soprattutto maggior rischio di malattie cardiovascolari, di osteoporosi, di disturbi della sfera cognitiva e sessuale. Non parliamo di una malattia ma della menopausa, un evento fisiologico troppo spesso oggetto di tabù e pregiudizi. Nasce da questa consapevolezza il progetto “Menopausa, la guida”, ideato e prodotto da Studiomaker con il patrocinio di Federfarma e la collaborazione scientifica di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, con la supervisione del comitato scientifico guidato dal Giovanni Scambia, direttore UOC Ginecologia oncologica del Dipartimento Scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica.
«La menopausa è una fase naturale della vita di una donna ma è spesso circondata da tabù e disinformazione», ricorda Laura Ricci, fondatore e produttore di Studiomaker. «Il nostro progetto, oltre che a informare, vuole promuovere un vero cambiamento culturale, superando pregiudizi e credenze associati alla menopausa. La rivoluzione è iniziata e noi andremo avanti in questa direzione».

La guida: un portale più 19mila farmacie in tutta Italia

“Menopausa, la guida” sarà consultabile su un portale dedicato e i suoi contenuti verranno diffusi, a partire dal prossimo giugno, attraverso le 19mila farmacie aderenti a Federfarma, presenti su tutto il territorio nazionale. I farmacisti, opportunamente formati dagli specialisti del Gemelli, forniranno informazioni e consigli mirati e, sempre in farmacia, saranno distribuite locandine con un QR code che rimanderà ai contenuti multimediali del portale.

In Italia le donne over 55 anni sono circa 12 milioni, verosimilmente tutte in menopausa, mentre sono quasi 5 milioni le donne di età compresa tra 45 e 55 anni, quindi in perimenopausa o in menopausa da qualche anno. «Migliorare la qualità della vita di queste donne incide positivamente sul benessere psicofisico complessivo, riducendo il carico di disagi e i relativi costi sanitari», ha affermato il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia. «Una gestione corretta della menopausa contribuisce a rendere la popolazione femminile più sana, attiva e produttiva, e di riflesso determina una riduzione dei costi a carico del Ssn. Questo progetto rientra pienamente nelle attività della farmacia di comunità, presidio sanitario di prossimità sempre aperto e accessibile, che offre una gamma ampia di servizi agli oltre tre milioni di donne che quotidianamente la frequentano».

Prevenzione innanzitutto

Le conseguenze più importanti del calo degli estrogeni legato alla menopausa sono l’aumento del rischio cardiovascolare (infarto cardiaco, ictus cerebrale, ipertensione) e le patologie osteoarticolari, in particolare l’aumento dell’incidenza dell’osteoporosi. Fino alla menopausa, infatti, hanno spiegato gli esperti, le donne hanno un rischio cardiovascolare inferiore a quello degli uomini perché gli estrogeni prodotti dalle ovaie garantiscono una minore quantità di colesterolo nel sangue. Le malattie cardiovascolari rappresentano, tra l’altro, la principale causa di morte per la donna in menopausa, superando di gran lunga tutte le forme di neoplasia, compreso il cancro della mammella.
Non si può inoltre sottovalutare l’aumento del peso corporeo, che si verifica in misura variabile in tutte le donne in menopausa e rappresenta un problema in più del 50 per cento delle donne oltre i 50 anni. Personalizzazione, prevenzione e cura sono i presupposti da cui partiranno le farmaciste e i farmacisti per aiutare le donne a riconoscere e gestire questa fase così complessa della loro vita.