46° Indagine congiunturale: segni positivi per la farmacia
LA COSMETICA
46° Indagine congiunturale: segni positivi per la farmacia
Presentati da Cosmetica Italia il preconsuntivo dell’anno passato e le previsioni del 2024, che confermano la dinamicità del settore cosmetico italiano, pronto a investire in nuovi trend, come quello dell’intelligenza artificiale
22 febbraio 2024
di Chiara Zaccarelli
Cosmetica Italia, l’Associazione nazionale imprese cosmetiche, ha presentato la scorsa settimana il consueto report congiunturale d’inizio anno, con l’obiettivo di fare il punto sull’andamento del mercato dell’industria cosmetica in Italia nel 2023 e fornire un quadro prospettico per il 2024. Secondo Benedetto Lavino, presidente dell’associazione, i dati congiunturali restituiscono l’immagine di un settore reattivo, che supera le incertezze a favore di strategie aziendali sempre più allineate alla misurazione dei fenomeni, sia di mercato sia di evoluzione produttiva, ponendo al primo posto gli investimenti in innovazione e le analisi delle nuove propensioni di consumo. Nell’anno appena passato, infatti, nonostante il contesto socioeconomico complicato da tensioni, rincari energetici, difficoltà legate a costi e reperibilità delle materie prime, l’industria cosmetica italiana ha registrato trend positivi sia sul mercato interno sia su quello internazionale. «Innovazione, ricerca, capacità di adattarsi repentinamente alle nuove modalità di consumo sono gli ingredienti che costituiscono la formula vincente per il nostro comparto» ha concluso lo stesso Lavino.
Proiezioni per il 2024 più che positive
Le valutazioni di chiusura del 2023 evidenziano un valore del fatturato delle imprese cosmetiche superiore ai 15 miliardi di euro (+13,3 per cento rispetto al 2022) e una proiezione per il 2024 di 16,5 miliardi di euro (+9,8 per cento rispetto al 2023). Un dato veramente impattante, con importanti ricadute sull’intero sistema Paese, è quello riguardante le esportazioni, fortemente in crescita già dal 2021, con una variazione positiva a chiusura del 2023 di 19,5 punti percentuali e con un livello di valore record prossimo ai 7 miliardi di euro. E per il 2024 le proiezioni stimano per l’export dell’industria cosmetica italiana un’ulteriore crescita di 12 punti percentuali.
La farmacia cresce, come l’e-commerce
Anche per quanto riguarda i singoli canali distributivi, i preconsuntivi 2023 e le proiezioni per l’anno in corso confermano i trend positivi. Nello specifico, il settore della farmacia chiude il 2023 in crescita del 7,4 per cento, per un valore di 2,1 miliardi di euro, dietro a profumeria (12,6 per cento), e-commerce (12,5 per cento) ed erboristeria (12 per cento). Promettenti per la farmacia anche le previsioni per l’anno appena iniziato che si assestano per ora su un +7,2 per cento. Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia, nell’illustrare i dati del report ha sottolineato in particolare l’exploit dell’e-commerce, che oggi non è più solo il “canale alternativo” esploso con la pandemia, ma contribuisce concretamente all’affermarsi di un nuovo concetto di multicanalità, in cui i differenti attori non sono più in competizione tra loro, ma agiscono sinergicamente.
Il focus sull’intelligenza artificiale
In questa 46esima edizione dell’analisi congiunturale è stato dedicato un focus al tema dell’intelligenza artificiale, trend in evidenza in qualsiasi ambito. Alle imprese intervistate è stato chiesto quale sia il potenziale impatto avvertito nel medio termine e in quali ambiti prevedono eventualmente di impiegarla: più della metà ritiene mediamente alto il livello di coinvolgimento sull’argomento e in futuro prevede di investire sull’AI, impiegandola soprattutto in ambito comunicazione, poi in processi di analisi predittiva e, infine in logistica e produzione.