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La sanità di domani sotto la lente d’ingrandimento

Il CONVEGNO

La sanità di domani sotto la lente d’ingrandimento

In un incontro organizzato dall’intergruppo parlamentare “Emergenza, sanità e ripresa” si è fatto il punto sull’assistenza sanitaria sotto il profilo dell’integrazione dei servizi, della digitalizzazione e della prossimità territoriale

18 gennaio 2024

di Rossella Gemma

Puntare sulla digitalizzazione e informatizzazione delle strutture sanitarie, per sviluppare nuovi modelli di assistenza sanitaria territoriale in grado di garantire prossimità di cura a tutti i cittadini, ma anche promuovere una completa integrazione dei servizi sanitari tra i diversi ambiti assistenziali. È questo lo scenario delineato nel corso del convegno “La sanità di domani” organizzato alla Camera dei deputati, lo scorso 10 gennaio, dall’intergruppo parlamentare “Emergenza, sanità e ripresa”, presieduto da Arianna Lazzarini. «A un anno esatto dal nostro insediamento – ha detto la deputata – credo sia giusto fare il punto sulla situazione e sottolineare che la prevenzione è fondamentale per ridurre la domanda di servizi. La sanità di domani dovrà concentrarsi sulla promozione della salute e, quindi, sulla prevenzione delle malattie. Ma dovrà essere anche più personalizzata e integrata tra i diversi livelli di assistenza, oltre che più digitale per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi di cura offerti».

Un sistema integrato per il territorio

Durante i lavori del convegno, sono stati illustrati due importanti documenti: il primo sullo stato di avanzamento della “Missione 6 – Salute” del Pnrr e il secondo sulle Linee Guida sugli ospedali sani e sicuri. «In un contesto di assistenza di prossimità – ha aggiunto Lazzarini – la sanità deve anche integrare tutti gli operatori che operano in questo ambito: medici, farmacisti e ospedale. Le farmacie, per esempio, sono realtà che soprattutto nei paesi più piccoli rappresentano un porto sicuro per i cittadini. In particolare, per persone anziane e fragili. Auspico una trasformazione culturale che porti tutti insieme a dare risposte più immediate sul territorio in un sistema integrato che non vuole sostituirsi all’ospedale, ma fornirgli un supporto importantissimo».

Farmacia: player strategico

Tra i relatori intervenuti all’evento, anche il presidente del Sunifar Gianni Petrosillo che ha confermato come la sanità di domani non possa prescindere dalla farmacia di comunità, sia per quello che già sta facendo a supporto del Sistema sanitario nazionale sia per quello che potrà ancora fare se manterrà il ruolo di asset strategico per la riorganizzazione dell’assistenza territoriale. «Le farmacie italiane, anche alla luce della Missione 6 del Pnrr – ha dichiarato Petrosillo – sono state individuate come player strategico per contribuire alla capillarizzazione dell’assistenza di prossimità. Caratteristiche fondamentali delle farmacie sono proprio, infatti, la capillarità e l’integrazione con le piattaforme informatiche nazionali e regionali, che insieme alla professionalità dei farmacisti hanno consentito di erogare in tempi brevi servizi innovativi su tutto il territorio italiano. Pensiamo alla somministrazione e alla conseguente tracciatura di vaccini e tamponi, e all’erogazione di servizi di telemedicina, che, in linea con quanto previsto dal Pnrr, portano la sanità più vicina ai cittadini, in un’ottica di reale assistenza di prossimità. La farmacia come prima porta di accesso al Ssn – ha concluso Petrosillo – assume maggior valore nelle aree interne e nelle zone rurali del Paese, dove la struttura ospedaliera più vicina può arrivare a distare anche 100 km e dove si accusa maggiormente la carenza di medici di medicina generale».

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