La farmacia esperienziale di Giovanna Saleri
IL RETAIL
La farmacia esperienziale di Giovanna Saleri
Luci, colori, emozioni e temporary store che traghettano la farmacia in un futuro già presente. È il sogno divenuto realtà della titolare della farmacia Saleri di Brescia, che piace ai cittadini e alle aziende
18 gennaio 2024
di Carlo Buonamico
Immaginiamo una farmacia che non sembra una farmacia. Un luogo in cui il cliente vive un’esperienza olistica in un percorso fatto di aree del benessere. Dove fattore umano – la presenza del farmacista – e input tecnologico – quello del robot e delle casse automatiche – si fondono senza soluzione di continuità.
È la realtà della Farmacia Saleri di Brescia, grazie alla visione innovativa e a tratti lungimirante della titolare Giovanna Saleri, che ha realizzato la propria idea di farmacia del futuro. «Dopo la laurea nel 2001, otto anni fa ho rilevato una piccola farmacia nella periferia sud di Brescia che ho fatto crescere. Ma il mio sogno era di avere una sede nel centro della città, moderna e proiettata al futuro», ci racconta.
Verso la farmacia dei desideri
E così tre anni fa la farmacista ha colto l’occasione di rilevarne una da colleghi che stavano andando in pensione, situata in un bellissimo stabile d’epoca, in pieno centro città. Bella ma non adatta allo scopo. Perché trattandosi di immobile storico non poteva essere ristrutturato come avrebbe voluto Giovanna Saleri. «Il mio desiderio di realizzare una farmacia moderna ricca di servizi si è scontrato con i vincoli architettonici dei luoghi», spiega la titolare.
Che però senza darsi per vinta ha continuato a cercare nuovi spazi, finché le si è presentata un’altra occasione: vicino alla farmacia si liberavano i locali molto grandi di un negozio di mobili sito in un palazzo degli anni Sessanta, quindi non sottoposto ad alcun vincolo architettonico. Senza perdere tempo la farmacia è stata trasferita in questi spazi davvero molto ampi – circa 300 metri quadrati di superficie aperta al pubblico – naturalmente dopo un intervento di ristrutturazione e progettazione cucito sull’idea che da tempo era nella mente della farmacista.
Una nuova idea, un format innovativo
«Insieme all’architetto ho ragionato sulle richieste dei clienti nei confronti della farmacia e ho realizzato quella che per me è una farmacia rivolta a futuro. Dunque, da un lato vi si trovano servizi per i cittadini, come l’ambulatorio dedicato ai servizi infermieristici, aperto tutti i giorni con la presenza di un’infermiera; poi un ambulatorio in cui ruotano diversi professionisti, come l’osteopata. Ancora, un centro estetico che è visto come un’“urban spa” con estetiste, in cui è possibile prenotare sedute di rituali legati al benessere, collegati al consiglio che forniamo al banco. Ma volevo anche, da un altro lato, cambiare la percezione “giurassica” della farmacia agli occhi dei cittadini, specialmente quelli più giovani. Ho quindi voluto creare una farmacia esperienziale, fatta di luci e colori, composta da ledwall, verde verticale e un corridoio immersivo emozionale, e anche una farmacia dinamica». Ovvero un’area di 60 metri quadrati posti proprio all’ingresso del locale, che ogni mese cambia tema nell’ottica della divulgazione del benessere.
Piace a tutti
L’idea è stata decisamente apprezzata. Al punto che già dopo i primi sei mesi dall’apertura sono le aziende stesse a chiedere alla farmacia di poter aiutare nell’allestimento di questo spazio, sempre nell’ottica di promuovere i prodotti e i servizi della farmacia. In sostanza uno shop-in-shop, un temporary store che si realizza attraverso una partnership win-win tra la farmacia e l’azienda “ospite”, che allestisce gli spazi in cui la farmacia può vendere i prodotti di riferimento dello sponsor e non solo. «Grazie a questa presentazione innovativa il cliente è portato a chiedere informazioni, a vantaggio del business della farmacia e del nostro consiglio professionale», spiega Saleri.
Un premio come retail esperienziale innovativo
La Saleri è una farmacia del futuro ma già presente, e dove il cliente è sempre al centro. «Ecco perché abbiamo scelto di avere anche le casse automatiche disposte in piccoli banconi dislocati in tutta la farmacia. Ogni banco ha il proprio robot che permette di ottenere il prodotto richiesto dal farmacista e la propria cassa automatica. Ciò agevola la possibilità di dare consigli al cliente, favorendo la privacy del cliente ma rispondendo anche all’abitudine del nostro bacino d’utenza circa la modalità di pagamento automatico. Di fatto possiamo anche assistere i clienti nel pagamento, anche se non abbiamo riscontrato alcuna difficoltà da parte dei cittadini nel pagare da soli. Anzi è una modalità molto apprezzata, che talvolta stupisce e che dà la percezione di una farmacia estremamente contemporanea. Tutto in assoluta coerenza con la modernità progettuale con cui ho l’ho concepita», chiosa la titolare. Che aggiunge, non senza una punta di orgoglio: «Il progetto della mia farmacia ha ricevuto il premio “Smart retail awards”. Siamo arrivati al secondo posto, subito dopo il Mondadori Store di piazza Duomo a Milano, come progetto di retail esperienziale innovativo. Un bel riconoscimento, perché è esattamente lo spirito con cui ho dato vita a questa realtà».