Farmaci omeopatici, segnale positivo del Governo
LA FILIERA
Farmaci omeopatici, segnale positivo del Governo
Maggiore tutela del comparto con il nuovo Decreto Tariffe, che prevede importanti sgravi per le piccole e medie imprese del settore dell’omeopatia. La soddisfazione di Omeoimprese: «Un riconoscimento importante alle medicine complementari da parte del ministero della Sanità»
14 dicembre 2023
a cura della Redazione
La presidente di Omeoimprese Silvia Nencioni, presidente e ceo di Boiron Italia, non nasconde la sua soddisfazione: il cosiddetto Decreto Tariffe recentemente entrato in vigore «mostra una sensibilità del Governo verso un settore provato dai rincari di energia e costi di produzione e che, per le caratteristiche intrinseche dei farmaci e i volumi di vendita, non può competere con la grande industria farmaceutica tradizionale». Il provvedimento, fortemente sostenuto dal ministero della Salute, prevede una rimodulazione tariffaria per i farmaci omeopatici in commercio che va incontro alle esigenze di un tessuto imprenditoriale che, in Italia, è composto prevalentemente da piccole e medie imprese. Puntualizza Nencioni: «Il decreto sancisce riduzioni economiche previste su variazioni e rinnovi per i medicinali omeopatici presenti sul mercato fin dal 1995 riconoscendone le peculiarità; si tratta, infatti, di un ambito che, seppur rappresenti lo 0,6 per cento del mercato farmaceutico in Italia, è caratterizzato da un numero estremamente elevato di referenze».
Uno sgravio a favore delle Pmi del comparto
Due sostanzialmente i passaggi chiave del decreto: l’importante riduzione, intorno al 70 per cento, per tutte le tariffe relative alle variazioni, oltre a un ulteriore sgravio del 25 per cento a favore delle piccole e medie imprese, che in Omeoimprese rappresentano più della metà degli associati.
La rimodulazione delle tariffe è accolta dal comparto come un segnale importante da parte del ministero della Salute e, più in generale, del Governo, a tutela del principio di libertà terapeutica, accogliendo le richieste di una parte importante del tessuto imprenditoriale farmaceutico.
Il prossimo impegno anticipato da Omeoimprese, l’associazione di categoria che riunisce le aziende produttrici e distributrici di medicinali omeopatici e antroposofici in Italia, sarà indirizzato verso un adeguamento delle tariffe relative anche all’immissione in commercio di eventuali nuovi prodotti, non toccate dal Decreto.
Il settore in cifre
In Italia sono circa 25 le aziende dell’industria omeopatica, con sedi principali ed uffici presenti su tutto il territorio nazionale, di cui molte con siti produttivi nel nostro Paese.
Il settore conta oltre 2.000 addetti, compreso l’indotto formato dai fornitori di packaging e i distributori, e genera complessivamente un fatturato annuo di oltre 250 milioni di euro.
L’Italia, per utilizzatori e fatturati, è il terzo mercato europeo dopo Germania e Francia. Secondo l’ultima indagine del settore (EMG, giugno 2021), si stima che siano circa 10 milioni gli italiani che utilizzano l’omeopatia almeno una volta all’anno.