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n. 61 – 5/2023

EDITORIALE

n. 61 – 5/2023

L’adesione a una rete è indispensabile?

Alla prima tappa, a Verona, del roadshow che organizziamo con il contributo di Banca Credifarma sulla corretta gestione del rapporto con il sistema creditizio, un titolare è intervenuto per chiedere se riteniamo ineluttabile oggi l’adesione a una rete. La risposta a questa domanda la troviamo negli interventi dei relatori ai tanti convegni ai quali abbiamo partecipato in questi intensi mesi autunnali.
Vi riassumiamo alcuni spunti di riflessione.

«Solo il 40 per cento dei clienti è entrato in farmacia per comprare farmaci su ricetta e dunque aumentano le possibilità del drive to store. Il concetto di servizio in farmacia non è nelle mappe cognitive del paziente, in nessuna delle farmacie analizzate nello studio del Channel & Retail Lab i pazienti erano consapevoli dei servizi che si offrono» (Erika Mallarini, Sda Bocconi).

«Gli strumenti pianificatori non sono più garanzia del bacino di utenza, le nuove regole sulla titolarità e quelle sulla farmacia dei servizi richiedono scelte ma danno anche opportunità. Basti pensare alla possibilità di creare microreti, di ampliare i locali della farmacia, di affrontare un passaggio generazionale con più strumenti di prima. Oggi la cura dell’aspetto imprenditoriale dell’attività non è accessoria ma indispensabile» (Quintino Lombardo, Hwp Studio legale).

«Va misurata la produttività dei collaboratori – gli strumenti ci sono – considerato che un’ora di un farmacista costa circa 25-26 euro» (Marcello Tarabusi, Studio Guandalini).

«Una gestione proattiva del personale può comprendere anche buoni spesa, buoni carburante, buoni pasto. Si può sostenere il reddito dei collaboratori con iniziative nell’ambito dello sport, del benessere, del tempo libero, istruzione, formazione e assistenza alla famiglia, mutui, trasporto pubblico, salute e previdenza» (Giovanni Trombetta, Studio Guandalini).

«Non c’è mai stato tanto futuro nelle nostre mani come negli ultimi 10 mesi, stanno nascendo nuove tecnologie che cambiano il contesto. I manager del futuro gestiranno macchine che gestiranno il business. Amazon ha investito quattro miliardi e mezzo in competitor di ChatGPT. Mèta ha lanciato i nuovi Ray-Ban smart. Dovremo imparare a parlare con i prompt. Dopo la nascita della fotografia, che sembrava raffigurare la realtà meglio dei pittori, c’è stata una rivoluzione totale del modo di dipingere, sono nati gli impressionisti. Chi saranno gli impressionisti di domani?» (Alberto Mattiello, business futurist).

«La tecnologia contribuisce a rendere più attrattivi i luoghi, è necessario intervenire in fase di progettazione dei nuovi spazi per integrare in modo funzionale e armonioso gli elementi tecnologici» (Davide Corte, Samsung Electronics Italia).

«Le catene reali sono circa mille, le farmacie in network nel 2026 riuniranno il 24-26 per cento delle farmacie attive. E per quel che riguarda il canale on line, lo scontrino medio, che in farmacia è di 26,5 euro, è il doppio in e-commerce, considerando oltretutto che lo sconto in questo canale rispetto alla farmacia fisica è in media del 23 per cento (Iqvia, articolo a pagina 8).

Tutte queste considerazioni rispondono al farmacista che ancora non vede la rete come un’opportunità. Come affrontare la digitalizzazione, la carenza di laureati disponibili a lavorare in farmacia, le nuove tecnologie, la competizione con l’on line e con catene che si stanno strutturando per essere sempre più competitive, la realizzazione della farmacia dei servizi che richiede un’organizzazione completamente diversa dell’azienda, l’allestimento di spazi di esposizione che presuppongono sempre di più connessione con l’on line?
Noi su questo numero parliamo di reti, dando voce ai farmacisti che ne sono soddisfatti; quale scegliere spetta a voi ma non rimandate la decisione di aderire a un network.

LAURA BENFENATI

Direttore Responsabile, farmacista e giornalista professionista, da anni direttore delle più note riviste del settore

19 Ottobre 2023