Numeri, ma anche scelte da compiere
L'EVENTO
Numeri, ma anche scelte da compiere
Numbers da capogiro: duemila farmacisti in diciotto sedi regionali e 40 commercialisti come relatori. Per Cossolo, Nocentini Mungai e Polimeni, far crescere le competenze manageriali dei farmacisti è un passo ineludibile verso la nuova farmacia dei servizi
31 maggio 2023
di Rossella Gemma
Diciotto sedi Federfarma regionali coinvolte, con circa duemila farmacisti in presenza e collegati con Roma la prima ora e 40 commercialisti che hanno analizzato gli aspetti economici, patrimoniali e finanziari inerenti la farmacia. Sono stati questi gli incredibili “numbers” della giornata di formazione voluta da iFarma Editore e Federfarma, organizzata con il contributo non condizionato di Dompé, che sabato scorso a Roma, e in contemporanea nelle altre sedi regionali, ha approfondito l’impatto che avranno sulla farmacia le questioni macroeconomiche, nazionali e internazionali, delineando le misure che i farmacisti titolari possono mettere in campo per tutelare la loro azienda e la loro professione.
Un evento senza precedenti per numeri e per contenuti, in un momento storico come quello che vive oggi la farmacia, in cui è sempre più necessario combinare la formazione professionale con quella manageriale.
Cossolo: cambio di mentalità attraverso la formazione
«Gli ultimi dati Iqvia che evidenziano una crescita del comparto dell’1,4 per cento per il 2023 – ha dichiarato in apertura di lavori il presidente di Federfarma, Marco Cossolo – ci confermano come, negli ultimi anni, si sia assistito a un forte cambio reputazionale della farmacia, divenuta nella considerazione generale un presidio di primo accesso alla salute. E questo è successo perché si è compiuto il passaggio da una farmacia che dispensa il prodotto a una farmacia come punto di accesso alla salute. Tutti i cambi normativi stanno andando e andranno proprio in questa direzione: in primis quella di dare la possibilità alla farmacia di avere un locale esterno, o interno, identificato da una croce con la scritta “farmacia dei servizi”, che dovrà diventare il centro di aggregazione della farmacia territoriale. Questo è ineludibile per la politica – ha continuato Cossolo – ma ci pone di fronte il tema fondamentale del cambiamento di mentalità, che potrà avvenire attraverso tre tipi di formazione: professionale, gestionale-organizzativa, ma soprattutto economico-finanziaria che abitui i farmacisti a ragionare su investimenti di lungo termine».
Nocentini Mungai: indispensabile una corretta gestione economica
Un format innovativo, quello di Numbers, che ha richiesto uno sforzo straordinario da parte degli organizzatori, come ha sottolineato il Coordinatore del Centro Studi Federfarma, Marco Nocentini Mungai, che ha costruito il programma dell’evento insieme al presidente di Federfarma Lazio Eugenio Leopardi e ai commercialisti dello Studio Guandalini di Bologna. «Lo abbiamo chiamato “numeri”ma potevamo benissimo intitolarlo “scelte” o “strumenti” – ha sottolineato Nocentini – perché di fatto, mai come oggi, la lettura e la comprensione del conto economico e dello stato patrimoniale della propria farmacia sono fondamentali sia per fare scelte per il futuro sia per analizzare quelle già compiute». Il Coordinatore del CSF ha poi concluso: «Sebbene la vocazione del farmacista sia quella di somministrare salute ai pazienti, è necessario parallelamente avere una corretta gestione economica dell’impresa farmacia, senza la quale si avrebbe una situazione sbilanciata e non sostenibile nel tempo».
Polimeni: sostenere le competenze imprenditoriali dei farmacisti
Del grande potenziale racchiuso nel mondo della farmacia ha parlato anche Davide Polimeni, Chief Business Unit Officer Primary&Specialty Care di Dompé: «Crediamo come azienda di voler sempre più esercitare un ruolo attivo nel sistema salute, ma per fare questo è necessario un dialogo costante con partner fondamentali come le farmacie, la cui crescita reputazionale negli ultimi anni ne ha attestato il valore sociale, crescendo rispetto al periodo pre-Covid. È per questo che sosteniamo progetti di questo tipo, che vanno proprio nella direzione di accrescere la consapevolezza e la professionalità dei farmacisti anche sotto il profilo imprenditoriale».