Un comparto senza vera crisi
LA COSMETICA
Un comparto senza vera crisi
L’indagine congiunturale di Cosmetica Italia conferma la tendenza in crescita dei numeri del settore. Se l’e-commerce sembra inarrestabile, il retail fisico prospera in un’ottica multicanale
23 febbraio 2023
di Mariasandra Aicardi
La scorsa settimana è stata presentata la consueta indagine congiunturale semestrale curata dal Centro Studi di Cosmetica Italia, con i dati preconsuntivi dell’anno passato, le stime per i primi sei mesi del 2023 e un’introduzione del neo eletto presidente Benedetto Lavino.
Nel corso dell’incontro on line, l’analisi dei dati è stata preceduta dalla descrizione del complesso contesto in cui si trova il comparto produttivo: uno studio del World Economic Forum evidenzia le principali e ben note criticità mondiali, socioeconomica, ambientale, politica e sanitaria, e per le aziende queste criticità si traducono in costi aumentati, difficoltà nel reperimento delle materie prime e rincaro energetico.
Nonostante ciò, i dati di gennaio 2023 dicono che l’inflazione, con l’aumento dei prezzi al consumatore, ha impattato per la metà rispetto ad altri beni di consumo. I numeri, quindi, sono positivi: il 2022 chiude con 13,2 miliardi (+11,4 per cento) di fatturato e si prevede un ulteriore incremento del 7,7 per cento nel primo semestre del 2023, per arrivare a 14,2 miliardi.
Un settore con numeri positivi
Quello del cosmetico è un settore che fa bene all’economia dello Stato, soprattutto grazie all’export che ha chiuso l’anno con il valore record, mai registrato prima, di 5,6 miliardi, e che si stima possa aumentare nei prossimi mesi di un ulteriore 10 per cento. «In quanto agli italiani – afferma Gian Andrea Positano, responsabile del Centro Studi – nel 2022 hanno consumato cosmetici per 11,6 miliardi (+8,9 per cento)». La Grande distribuzione resta il canale più rappresentativo a valore (42,5 per cento dei consumi), con un incremento dell’8,2 per cento nel 2022 e una previsione di +5,1 per cento per i primi sei mesi del 2023. Il canale profumeria segna la performance migliore (+16,5 per cento), seguito dall’e-commerce (+13,4 per cento), mentre la farmacia si assesta su un +4,8 per cento, con una previsione di +3,2 per cento nel primo semestre 2023.
Per i prossimi mesi si confermano le stesse dinamiche: l’e-commerce rappresenta un cambiamento irreversibile delle abitudini di acquisto, ma lo shopping di cosmetici nei punti vendita fisici è tornato e prospera in un’ottica multicanale. «Ai consumatori viene proposta la stessa effervescenza distributiva vissuta circa 20 anni fa con l’arrivo dei monomarca», dice Positano. Il proliferare dei canali beauty genera la sensazione di nuovi bisogni (di prodotti in passato non considerati nella propria beauty routine), crea domanda, crea occasioni di consumo e genera mercato. Anche le diversità generazionali e di genere sono meno marcate rispetto al passato e negli ultimi anni si è verificato un graduale approccio alla cosmesi da parte del mondo maschile.
In quanto ai prodotti di tendenza, il 2023 offre un’enorme opportunità per la creazione di esperienze coinvolgenti per fidelizzare i clienti, anche grazie a nuovi cosmetici “ibridi”, con super-prestazioni al centro delle loro formulazioni, sia che combinino il trucco alla dermocosmesi funzionale sia che esplorino un livello di benessere più profondo grazie a nuove esperienze e rituali.