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Medicina di prossimità nel futuro della farmacia

IL CONVEGNO

Medicina di prossimità nel futuro della farmacia

Telemedicina in convenzione con il Ssn e dispensazione di alcuni farmaci ad alto costo: queste le condizioni per portare la farmacia a essere compiutamente il riferimento della salute per i cittadini. Se n’è parlato a Milano a un evento promosso da Hippocrates

20 ottobre 2022

di Carlo Buonamico

Proseguire il potenziamento della telemedicina convenzionandola con la Regione e affidare alle farmacie territoriali anche i farmaci ad alto costo. In altri termini riportare il farmaco sul territorio, riconoscendo ulteriormente il ruolo centrale della farmacia nella tutela della salute dei cittadini.

Sono queste, in sintesi, le richieste che la presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca e il presidente di Fofi Andrea Mandelli hanno avanzato al direttore generale del Welfare di Regione Lombardia Giovanni Pavesi in occasione dell’evento “Il futuro della farmacia. La medicina di prossimità”, tenutosi giovedì scorso a Milano e promosso da Hippocrates Holding con il patrocinio Fofi.

Le istanze sono state accolte di buon grado dal manager della Regione, che però ha voluto mettere alcuni puntini sulle i. «Il nostro è un sistema integrato che deve porsi anche l’obiettivo della sostenibilità economica», ha detto Pavesi parlando del sistema sanitario regionale. Che poi, dopo aver mostrato apertura verso le considerazioni dei farmacisti, ha però rilanciato: «Alcuni farmaci dovrebbero passare dalla convenzionata alla Dpc».

Una professione tra le più aggiornate

Un colpo al cerchio e uno alla botte insomma, tenendo sempre presente il ruolo fondamentale che la farmacia sta giocando sempre più per avvicinare la sanità ai cittadini.

Del resto la farmacia è una della principali porte di ingresso verso il Ssn. «Oggi la percezione del cittadino riguardo alla rilevanza di questo presidio è la stessa che ha la politica», ha ricordato Mandelli. E ne sono testimonianza i servizi di pubblica utilità che la normativa ha consegnato nelle mani della farmacia stessa nel corso degli ultimi anni: dal rilascio dei green pass alle vaccinazioni. «Nuovi servizi ottenuti non senza ostacoli – ha aggiunto il presidente Fofi – ma anche grazie all’impegno dei farmacisti, che sono la professione che si è più aggiornata negli ultimi due anni, grazie ai corsi dell’Istituto superiore di sanità necessari per erogare questi nuovi servizi in farmacia». Contribuendo così a ridurre il gap tra farmacie italiane ed europee in termini di servizi erogabili alla comunità.

Medicina di prossimità

«Un lavoro di squadra – ha spiegato Racca – che ha portato a far comprendere a tutti i livelli il valore della farmacia in tutta Italia e in Lombardia». Regione in cui «sono stati “tamponati” per Covid 20 milioni di cittadini e dove è stato possibile attivare la scelta e revoca del Mmg, che ha visto decine di migliaia di operazioni svolte nelle primissime settimane estive dall’avvio di questo servizio. Un luogo in cui si sta già partendo con la campagna vaccinale antinfluenzale 2022-23, che favorirà l’adesione soprattutto delle categorie più fragili, come gli anziani, che potranno essere agevolati nel vaccinarsi nella farmacia sotto casa».

Insomma il futuro della farmacia coinciderà proprio con quello della medicina di prossimità. Cosa di cui è convinto anche Guido Bertolaso, Coordinatore dell’attuazione del Piano Vaccinale anti-Covid-19 in Lombardia: «La farmacia potrà continuare a essere un presidio per le vaccinazioni anche in futuro. La strategia vaccinale si è spostata dagli hub agli ambulatori dei Mmg e alle farmacie. Queste ultime assumono anche il ruolo che ieri era della farmacia ospedaliera per quanto riguarda la manipolazione dei vaccini. E in questo la Lombardia è a prima Regione a farlo».

In altri termini, quando si parla di rapporto tra territorio e sanità ci si riferisce a un contesto molto più articolato rispetto all’ospedale. Ha chiosato Pavesi: «Oggi siamo chiamati a dare risposte concrete in termini di prossimità e appropriatezza per preservare gli ospedali. Un modello di territorializzazione della sanità in realtà già c’è: la farmacia».

Davide Tavaniello, Ceo di Hippocrates, nel suo intervento non ha infine mancato di ricordare come la farmacia si trovi oggi a dover competere in un mercato popolato da player con grande forza finanziaria e commerciale. Come fare allora per far sì che la farmacia riesca a caratterizzarsi per dare sempre di più, come sostiene Pavesi? «Il cittadino tende a fidarsi del consiglio del farmacista. E partendo da questo dato abbiamo sviluppato un’offerta con investimenti significativi che rendano la farmacia sempre più fruibile dal cittadino», ha commentato. «Ma quello che non deve cambiare e che per noi rimane importante e imprescindibile è il ruolo del farmacista. È quello in cui noi crediamo».

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