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Percorsi concreti per realtà necessarie

LA LETTERA

Percorsi concreti per realtà necessarie

aldo_cacco

«Dipende». E frasi a effetto. Gli interventi degli "esperti" non sembrano portare a risposte certe o indirizzi oggettivi. Ma non è facendo sentire i farmacisti inadeguati al management che si riempie il vuoto di certe proposte

10 marzo 2022

di Aldo Cacco, farmacista

Caro Direttore,

ricordo ancora quando partecipai, per la prima volta, a un corso manageriale. Andai a Genova per seguire delle lezioni sul merchandising. Era il 1984.
Ma ricordo anche quando divenni allievo di un corso di una prestigiosa università italiana e a una mia domanda venne data questa risposta: «Noi, in questa università, alle domande come la sua rispondiamo: dipende». Il mio rammarico fu ben grande perché, per un risultato di questo tipo, avrei potuto facilmente risparmiare i soldi spesi. Il prestigio della sede accademica avrebbe suggerito ben altre soluzioni.

Sono passati tanti anni da allora, il mondo della farmacia è cambiato molto. Ma lo spirito degli “esperti” che in qualche modo orientano i nostri pensieri invece no. Rimettendo a posto alcuni appunti mi sono imbattuto in alcune frasi a effetto tra le quali ho scelto queste:

– La migliore preparazione per domani è fare la cosa migliore oggi.
– La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma fuggire dalle vecchie.
– Vince solo chi è convinto di poterlo fare.
– Non importa quante volte cadi ma quante volte cadi e ti rialzi.
– Quando ti muovi nella direzione dei tuoi obiettivi, niente ti può fermare.
– Se le tue azioni ispirano gli altri a sognare, sei un leader.
– Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile.

Queste affermazioni fanno parte di un percorso narrativo sviluppato durante un incontro di una rete di cui faccio parte. Ma tutti gli esperti che si occupano di gestione aziendale sono ricchi di frasi di questo tipo, estrapolate, con molte probabilità, da contesti nei quali avevano un significato compiuto che viene perso in queste sintesi. Però hanno un grande impatto: fanno sentire inadeguati a un percorso manageriale dei professionisti impegnati negli studi e nel lavoro a occuparsi anche di altro. E l’inadeguatezza porta alla ricerca di consulenze da parte di persone adeguate. Ma queste persone chi sono?

Nei giorni che precedono un importante impegno formativo da parte di iFarma, che inizierà con un incontro sulla possibilità di vendere o meno la farmacia – che sarà significativamente caratterizzata dalla risposta “dipende” – ai numerosi esperti che si alterneranno nel fare in modo che i farmacisti non abbiano dubbi sul futuro suggerirò questo dialogo (non mio, ma di Luciano De Crescenzo):

«Solo gli stupidi non hanno mai dubbi». «Ne sei sicuro?». «Certo, non ho dubbi».

Quando si parlerà di reti non vorrei che l’ultima “frase a effetto” che riguarda l’impossibile cambiasse così: È impossibile che un gruppo di persone possa condividere un obiettivo comune.
In questo caso, cambiando l’ordine degli addendi il prodotto cambia, eccome.
Proprio per questo motivo non avrei proprio dubbi a suggerire dei percorsi concreti per realtà necessarie.

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