Procedure più snelle per il certificato oncologico
L’ATTUALITÀ
Procedure più snelle per il certificato oncologico
Inps e Agenas hanno lavorato congiuntamente per la messa a punto di un protocollo operativo omogeneo per il riconoscimento dello stato del paziente. Un’uniformità procedurale con indubbi vantaggi
20 gennaio 2022
di Claudio Buono
Una procedura semplice e uniforme per rendere più agili e rapide le valutazioni, gli accertamenti e la gestione delle informazioni per i malati affetti da tumore: è su questa base che nasce, per iniziativa di Inps e Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), il “Certificato oncologico”.
Nel corso dell’evento “Buone pratiche per i diritti dei pazienti oncologici – Il certificato introduttivo”, che si è tenuto la scorsa settimana a Roma, i due enti hanno illustrato il progetto di un protocollo operativo, condiviso tra le istituzioni sanitarie nazionali e regionali e l’Inps, per l’attuazione uniforme del “Certificato oncologico telematico introduttivo” presso ciascuna Regione e Provincia autonoma.
I vantaggi del progetto
La proposta congiunta è quella di stabilire modalità omogenee per il rilascio del Certificato, emesso direttamente e immediatamente da chi fa la diagnosi. Tale procedura, secondo Inps e Agenas, consentirebbe a livello nazionale un’uniformità procedurale con indubbi vantaggi: in primo luogo la riduzione dei tempi di latenza tra la diagnosi e l’accertamento in pazienti con gravi patologie e talvolta con aspettativa di vita breve; ma anche esaustività e appropriatezza delle informazioni cliniche per l’accertamento delle commissioni da remoto (ex art. 29, c. 3 L. 120/2020) e nessun onere per il paziente, oltre che una pronta fruibilità organizzativa e gestionale (le esperienze dimostrano che si riducono revisioni e contenziosi, senza aggravio di risorse umane o economiche).
I risultati della sperimentazione
Grazie alla collaborazione tra Agenas e Inps è oggi possibile allargare e implementare a livello nazionale una sperimentazione realizzata in alcune Regioni dall’Istituto, portando indubbi vantaggi nei servizi ai cittadini. Le esperienze condivise dagli esperti in occasione dei lavori, infatti, dimostrano come la procedura già messa in atto da alcune aziende ospedaliere, anche se in forme diverse, abbia prodotto da un lato un aumento annuo del 10 per cento di domande di disabilità e di nuove diagnosi di cancro, e dall’altro la riduzione del tempo intercorso tra la diagnosi e la presentazione della domanda (da una media di 121 giorni a 67 giorni). A ciò si aggiunge il 100 per cento dei pazienti valutato entro 15 giorni e la netta riduzione del numero di riesami.
Una semplificazione importante
Secondo il presidente Inps Pasquale Tridico, una buona pratica che diventa strutturale è ancora più importante se, come nel caso del Certificato oncologico introduttivo, rende possibile una valida semplificazione nella vita delle persone più fragili. «È un passo avanti fondamentale nel perimetro della nostra missione sociale come Istituto al servizio dei cittadini e del Paese – ha commentato Tridico – che inoltre rappresenta un tassello aggiuntivo all’interno delle strategie di innovazione di Inps, sempre più mirate a migliorare l’accessibilità delle prestazioni e che, in campo sanitario, potrebbe avere una straordinaria evoluzione con l’accesso ai dati del Fascicolo sanitario elettronico ».
Agevolare il riconoscimento dei diritti esigibili
Intanto, nell’ambito dell’Osservatorio delle Reti oncologiche regionali, Agenas ha promosso un gruppo di lavoro sui diritti esigibili del paziente oncologico, a cui partecipano rappresentanti dell’Agenzia, del ministero della Salute, di società scientifiche e Favo (Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia) al fine di promuovere l’efficientamento delle procedure di riconoscimento dei diritti esigibili dei pazienti oncologici. «Siamo molto soddisfatti che il lavoro portato avanti da Agenas sia stato accolto e condiviso da Inps, che già aveva percorso questa strada, con il comune scopo di agevolare e semplificare ogni utile procedura per il riconoscimento dei benefici già regolamentati a favore dei pazienti oncologici», ha fatto sapere Enrico Coscioni, presidente di Agenas. «Proprio su queste basi – ha infine dichiarato Domenico Mantoan, direttore generale dell’Agenzia – Agenas continuerà a lavorare in modo congiunto con l’Inps e assieme alle Regioni per la definizione di un protocollo nazionale che individui i criteri generali per l’attuazione uniforme. Spetterà poi a Regioni e Province autonome l’attuazione nei propri ambiti».