Teva, azienda leader nei farmaci equivalenti e biologici, ha dato il via al programma 2021 di “Humanizing Health Awards”, un premio destinato alle associazioni senza scopo di lucro le cui iniziative in ambito sanitario contribuiscono  a migliorare il percorso terapeutico dei pazienti. Il programma, di respiro mondiale, coinvolge numerosi Paesi tra cui l’Italia, e si inserisce tra  gli obiettivi di responsabilità sociale promossi da Teva. «Da sempre la nostra mission è quella di aiutare le persone a sentirsi meglio, non solo producendo farmaci di qualità accessibili per tutti, ma anche sostenendo iniziative di aiuto ai pazienti», ha dichiarato l’AD di Teva Italia, Hubert Puech d’Alissac. «Siamo orgogliosi di dare il via a questo progetto, che già in passato ha potuto dare un contributo concreto a realtà non profit del nostro Paese e che testimonia ancora una volta il nostro impegno nel supportare le nostre comunità».

Salvaguardare la dignità nella malattia

Essere paziente può essere difficile e destabilizzante. Oltre a dover affrontare i tanti problemi legati alla malattia, dipendere da altre persone per la propria salute può far sentire  il paziente impotente, con un conseguente forte impatto negativo sulla sua dignità. In questo contesto, l’ambiente di cura è molto importante. Gli ospedali e più in generale le strutture sanitarie hanno spesso un aspetto freddo, prevalentemente clinico e poco accogliente. In questi ambienti sono dunque di grande importanza i percorsi di guida e sostegno, che comunicano ai pazienti empatia, umanità, dignità e compassione.
Ecco il perché degli Humanizing Health Awards (già “Better Days Awards” nel 2019), con i quali i dipendenti Teva in Italia possono votare e premiare progetti, attività e iniziative di solidarietà che contribuiscono a umanizzare la salute, creando un ambiente più piacevole e sicuro per i pazienti e consentendo loro e alle loro famiglie di affrontare nel miglior modo possibile la difficile esperienza della malattia.
Teva Italia invita quindi gli enti pubblici o privati senza scopo di lucro a candidare i loro progetti di solidarietà rivolti a pazienti e/o ai loro caregiver  non retribuiti, destinati a migliorare il percorso di cure in caso di malattie croniche, gravi o potenzialmente rischiose per la vita. Gli enti avranno tempo fino al 15 settembre per candidare i loro progetti.