Vaccinazioni: farmacie liguri in prima linea
LA PROFESSIONE
Vaccinazioni: farmacie liguri in prima linea
Liguria apripista per le somministrazioni di vaccini anti-Covid in farmacia. Accordo con la Regione per modalità e remunerazione. Iniziative pro vaccinazioni anche in Campania
25 marzo 2021
di Carlo Buonamico
Dal prossimo 30 marzo presso 50 farmacie della Regione Liguria sarà possibile effettuare la vaccinazione anti-Covid. Lo prevede l’accordo siglato lo scorso 17 marzo tra l’Unione ligure delle associazioni di titolari di farmacia, Regione e Alisa (l’azienda sanitaria della Regione Liguria). Questa Regione sarà così la prima in Italia a rendere le farmacie dei veri e propri hub vaccinali, dove i medici potranno somministrare i vaccini che possono essere conservati a temperatura frigorifera. Quindi, per ora, Astrazeneca e in prospettiva anche Johnson & Johnson, la cui approvazione da parte dell’Aifa dovrebbe arrivare nella seconda metà di aprile.
Fino a 7.500 somministrazioni a settimana
«Entro il 20 aprile alle prime 50 farmacie se ne aggiungeranno altre 100 in tutta la Liguria, arrivando a una capacità minima vaccinale di circa 7.500 somministrazioni a settimana», spiega Elisabetta Borachia, presidente Unione ligure delle associazioni titolari di farmacia. L’adesione a questo progetto è libera da parte delle farmacie territoriali della Regione, che devono rispondere a specifiche caratteristiche, primariamente degli spazi adeguati a consentire l’iter di vaccinazione. «Credo sia interessante evidenziare che la mancanza di spazi all’interno dei locali della farmacia non pregiudica l’esclusione della farmacia», rimarca Borachia. «Infatti l’accordo prevede che si possano trovare locali esterni alla farmacia da adibire a centro vaccinale. E che più farmacie possano utilizzare, insieme, un medesimo locale di dimensioni più grandi ai fini della vaccinazione. Come è avvenuto con le farmacie di tre paesi dell’entroterra savonese, che hanno avuto in comodato d’uso la palestra di uno dei Comuni. All’interno di questo spazio saranno allestiti tre punti vaccinali, uno per ciascuna farmacia».
In quest’ottica, non vengono dunque escluse dalla possibilità di erogare il servizio le farmacie rurali, e l’accordo prevede che la farmacia possa vaccinare anche a battenti chiusi. A livello pratico, «il farmacista avrà la responsabilità di preparare le siringhe con ciascuna dose, allestendole a partire dalle fiale multidose all’interno del proprio laboratorio, secondo le norme di buona preparazione». La vaccinazione sarà poi somministrata dal personale sanitario incaricato.
La remunerazione
Quello messo a disposizione delle farmacie liguri è un servizio molto prezioso, per il quale Alisa corrisponderà alla farmacia 32 euro all’ora, 5,33 euro a vaccino, a fronte dell’attività amministrativa legata alla gestione delle prenotazioni, alla preparazione delle dosi e alla comunicazione alla cittadinanza. «Si tratta di una remunerazione che tiene conto anche del tempo necessario per compiere tutte le attività legate a una singola vaccinazione, che richiedono circa 10 minuti. In pratica, si considera che si possano eseguire sei vaccinazioni all’ora», commenta Borachia.
Farmacie come riferimento per cittadini e Mmg
Le prenotazioni si sono aperte il 26 marzo. Dal 29 marzo saranno disponibili i vaccini per le farmacie e la prima seduta vaccinale avverrà a partire dal 30 marzo presso le 50 farmacie che costituiscono l’area test.
Un dettaglio non trascurabile: le farmacie liguri saranno anche il centro di riferimento per la consegna delle fiale multidose ai medici che somministreranno il vaccino nel proprio ambulatorio. Quindi, i cittadini di età compresa tra 70 e 79 anni possono scegliere la farmacia di fiducia presso la quale farsi vaccinare e i Mmg potranno ritirare, sempre in farmacia, il vaccino da utilizzare presso il proprio studio o presso i punti di vaccinazione eventualmente costituiti da più medici aggregatisi tra loro.
Importante anche il ruolo logistico degli operatori della distribuzione intermedia, grazie alla quale le fiale multidose arriveranno alle singole farmacie, in virtù di un accordo con Alisa che prevede la consegna in Dpc sia per i punti vaccinali delle farmacie sia per i Mmg.
«Credo sia importante ricordare anche un’ultima cosa», chiosa Borachia. «Siccome il presidente Giovanni Toti con questo provvedimento ha inteso ampliare la potenza vaccinale della Regione, presso i punti vaccinali delle farmacie i Mmg attualmente non potranno eseguire le vaccinazioni, visto che già possono farlo presso i propri ambulatori o negli hub delle Asl, ma potranno farlo altri medici come gli specialisti o i pediatri, appositamente incaricati dalle farmacie, che li retribuiranno 10 euro a vaccinazione. Qualora fossero modificate le norme nazionali sui vaccini (decreto Sostegni del 19 marzo) la nostra rete sarà già pronta per recepirle, per fornire un servizio ancora più efficiente alla popolazione».
Farmacisti all’opera anche in Campania
Intanto si concretizzano iniziative di farmacisti anche in altre parti del Paese. «Nella Penisola sorrentina, per esempio, su richiesta dei sindaci dei quattro Comuni che la compongono e su impulso del direttore generale della Asl Gennaro Sosto, molti farmacisti della zona si sono resi disponibili, volontariamente e gratuitamente, per l’attività di preparazione delle singole dosi di vaccini dedicati alla popolazione over 80», racconta Francesco Palagiano, farmacista del Comune di Sant’Agnello che partecipa al progetto. Nell’hub vaccinale allestito presso Villa Fondi nel Comune di Piano di Sorrento, anche grazie all’attività dei farmacisti è possibile allestire fino a 120 dosi a partire dai 20 flaconcini di soluzione concentrata che vi arrivano ogni giorno.